Io me lo ricordo bene quando Montegranaro insorgeva per le opere
pubbliche, opere ritenute inutili, troppo dispendiose, di grave impatto
ambientale. Me lo ricordo il comitato che fece bloccare a metà i lavori della
torre ascensore, i capipopolo barbuti arrabbiati e battaglieri che se ne
fregavano se questo poi avrebbe fatto lievitare i costi. Mi ricordo anche le
durissime prese di posizione di fronte all’abbattimento dell’ex asilo, le
proteste, i comunicati stampa. Mi ricordo anche le battaglie recenti sulle
barriere architettoniche, le richieste di abbattimento delle stesse, la
costruzione di scivoli abominevoli in piazza per soddisfare queste sacrosante
richieste.
Ora si sta per ultimare il nuovo aspetto di viale Gramsci e largo
Conti. È un’opera nuova, si è smantellato tutto il vecchio. Ci si aspetterebbe
che tutte le normative vengano rispettate, che quantomeno non vengano
realizzate nuove barriere architettoniche. Invece che si fa? Non si pensa agli
scivoli per i disabili in carrozzina, non si pensa al percorso tattile per i
non vedenti. Un’opera nuova di zecca in aperta violazione delle norme. E non
parla nessuno.
Dove sono i comitati di allora, adesso? Dove sono i capipopolo
arrabbiati? Dove sono i difensori dei diritti dei disabili? Soprattutto: dove
sono le opposizioni? Non ho letto una riga sulla stampa, non ho visto un moto,
anche timido, di protesta. Eppure si stanno spendendo soldi pubblici in un’opera
che non rispetta i disabili, non adempie agli obblighi di legge. Ci saranno
probabilmente da spendere altri soldi, in futuro, per abbattere queste barriere
nuove di zecca. Eppure tutti zitti, a Montegranaro. I capipopolo sono in tutt’altre
faccenda affaccendati, tanto adesso governano quelli che allora facevano i
comitati. E le opposizioni… beh, è da un po’ che ne stiamo perdendo le tracce.
Ah… bei tempi quelli della Torre Zed…
Luca Craia
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