giovedì 26 ottobre 2017

Il Sindaco e il nastro registrato: “non possiamo fare nulla”.



C’erano politici, a Montegranaro, che si prendevano delle responsabilità, una volta, anche rischiando per poter dare un servizio alla propria comunità. C’erano politici, una volta, che prendevano iniziative senza attendere il timbro o la vidimazione, che poi, magari, sarebbe arrivata. C’erano politici che mediavano, trattavano e facevano accordi che venivano rispettati, perché la parola deve essere sacra ma lo è quando lo è per tutti.
Così apprendere oggi che la questione dell’acqua corrente negli stabilimenti industriali lungo la Mezzina ancora non è stata risolta mi lascia a bocca aperta. C’era stato un accordo, adeguatamente pubblicizzato dai soliti comunicati Luce, che avrebbe dovuto dirimere l’annosa vicenda. Invece pare che qualcuno si sia tirato indietro. Pare, comunque, e qui la storia non è chiara, che non si possa intervenire per la solita storia della proprietà che è sotto la tutela della curatela fallimentare, come se con la curatela fallimentare non si possa parlare, trattare, trovare una soluzione. Insomma: l’accordo è saltato ma, anche non fosse saltato, non si sarebbe potuta portare l’acqua alle fabbriche lungo la Mezzina perché la terra non è di proprietà pubblica.
La diligenza del buon padre di famiglia: se a casa ti manca l’acqua fai il diavolo a quattro e risolvi la questione. Se manca l’acqua alle aziende del paese che amministri, non puoi trincerarti dietro il solito “non possiamo fare nulla, non è nostra competenza”. Per poi magari dare la colpa alle precedenti amministrazioni. Amministrare vuol dire prendersi delle responsabilità, significa fare delle scelte che a volte bisogna che siano coraggiose. Bisognerebbe spiegarlo al nostro Sindaco.

Luca Craia



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