L’Alto Nera è una delle zone
più colpite dal terremoto dell’anno scorso e quella a me più vicina
geograficamente, quella che conosco meglio, per cui è logico che ponga maggiori
attenzioni a quest’area piuttosto che ad altre. Sono peraltro convinto che
quello che accade nei Sibillini sia confrontabile con situazioni analoghe di
altre aree del centro Italia danneggiate dal sisma, per questo credo che
analizzare la situazione della Valnerina sia interessante in assoluto,
premettendo, come sempre, che chi parla è un osservatore esterno e che, in
quanto tale, capta i segnali e li interpreta da lontano.
Nei tre comuni marchigiani
dell’Alto nera, Visso, Ussita e Castelsantangelo, si sta verificando un’innovazione
epocale, parzialmente conseguenza del terremoto ma che, comunque, risponde a un’esigenza
oggettiva che mancava di uno stimolo decisivo per avere una risposta. Lo
stimolo è arrivato con l’emergenza e ora si parla di unificare i tre comuni in
uno solo. La cosa è assolutamente razionale e auspicabile: i territori sono
attigui e omogenei, le distanze minime e le esigenze sostanzialmente
sovrapponibili, per cui creare un unico municipio dei tre sarebbe cosa più che
giusta, soprattutto nell’ottica di avere più peso politico e territoriale.
La proposta, in realtà, pare
sia venuta dal Sindaco di Castelsantangelo, Mauro Falcucci, e sembra sia stata
ben accolta a Visso, mentre Ussita è priva di amministrazione comunale, quindi
commissariata, e manca, di conseguenza, la voce politica del paese. E la voce
di popolo già sembra sapere chi sia il nuovo sindaco dei tre comuni unificati:
Mauro Falcucci.
Se è vero che Giuliano
Pazzaglini, sindaco di Visso, accarezza l’idea di un seggio parlamentare alle
prossime elezioni, e mancando un personaggio politico di spessore in quel di
Ussita una volta caduto Rinaldi, rimane giocoforza soltanto Falcucci. E
Falcucci lo sa. Del resto il Sindaco fanese di Castelsantangelo sta lavorando
per avere un ruolo chiave sul territorio da mesi, si può dire dall’inizio dell’emergenza.
Prima ha cercato di accaparrarsi la sede dell’Ente Parco e poi ha mantenuto una
posizione estremamente defilata tanto che non ha partecipato nemmeno alla
manifestazione romana della scorsa settimana, dove invece Pazzaglini era
presente e attivo.
Una posizione che in politica
parla molto chiaro: l’attendismo in genere premia, perché evita di sottoporsi a
critiche e mantiene i rapporti stabili, sia coi cittadini che con le
istituzioni. Falcucci conta anche su un discreto numero di sostenitori a
Castelsantangelo, anche se non sembra essere molto amato altrove, anche a causa
del suo sostanziale immobilismo durante l’emergenza, con qualche punta di
ingerenza di troppo sulle iniziative popolari.
Fatto sta che la gente parla
di lui come papabile a Sindaco dei comuni unificati. C’è da vedere cosa accadrà
a Visso, se ci sarà qualche accordo di non belligeranza che, magari, manterrà
buoni personaggi che pure potrebbero concorrere, come per esempio Filippo
Sensi. E poi c’è da vedere che succederà a Ussita e se non uscirà qualche
candidatura, magari popolare e civica, proprio da lì. Al momento siamo alle
supposizioni, ma è molto interessante osservare l’evoluzione del quadro.
Luca Craia
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