L’indisciplina degli
automobilisti montegranaresi è nota e proverbiale, accentuata nel corso degli
anni da una polizia municipale cronicamente sotto organico e, comunque, da un
atteggiamento estremamente tollerante. Se questo crea disagi per quanto
riguarda la famosa questione dei “parcheggi creativi”, in altre situazioni crea
dei veri e propri pericoli.
È il caso della strettoia di
Porta Romana, intersezione tra via Cavallotti, via Elpidiense Nord, via
Risorgimento e via Don Minzoni. Il tratto di strada è regolato da semafori con
sensore che rilevano la presenza di vetture e regolano il tempo di attesa col
rosso in automatico. Purtroppo, però, non tutti rispettano la segnalazione
luminosa.
La maggior parte di coloro
che passano col rosso provengono da vie Elpidiense Nord e arrivano all’interno
della strettoia in piena accelerazione, rappresentando un notevole pericolo per
le vetture che, di solito, in base ai turni di transito stabiliti per l’impianto
semaforico, scendono dal centro storico. Altro pericolo, invece, proviene dai
ciclisti e dai motociclisti che in diversi casi il rosso non lo vedono proprio
e possono arrivare in mezzo all’intersezione sia da monte che dal basso. In
quel caso il pericolo maggiore è per loro stessi, ma è chiaro che, comunque, chi
dovesse impattare con uno di questi incivili, avrebbe seri grattacapi.
Si sono verificati molti
incidenti in questo tratto, alcuni anche gravi, ma non si sono mai prese misure
adatte a evitare che questi pericoli si manifestino, sanzionando opportunamente
chi li crea. Eppure basterebbe poco. Già un rappresentante della Polizia Municipale
che, saltuariamente, si mettesse a pattugliare l’area elevando le
contravvenzioni dovute sarebbe un ottimo deterrente, fermo restando che, vista
l’inclinazione all’uso delle telecamere dell’attuale amministrazione, un
impianto di videosorveglianza che funzioni potrebbe risolvere il problema.
Luca Craia