venerdì 31 marzo 2017

Mensa: non può essere sempre colpa dei dipendenti. Responsabilità politiche. I sindacati dove sono?




C’era da scommetterci. La colpa è dei dipendenti, come sempre del resto. In Italia funziona così, la colpa è sempre dell’anello più debole, e non si vede perché a Montegranaro si debba fare eccezione. Quindi se alla mensa è stato servito cibo avariato o yogurt scaduto la colpa è di chi lo ha servito.
E invece no, è troppo facile così. Ci deve essere un sistema di controllo che funzioni e assicuri che queste cose non accadano. Non è possibile dare l’intera responsabilità a un operatore che prende il materiale e lo porta alla fase successiva, che sia la preparazione o lo sporzionamento. Ci debbono essere controlli incrociati, ci deve essere un sistema a garanzia della qualità del servizio. Dato che questo sistema non c’è, la responsabilità è politica e non dell’operatore.
Non è giusto che ne faccia le spese il lavoratore, la figura più debole di tutta la catena. Si faccia autocritica al vertice e ci si assumano le responsabilità. E i sindacati si sveglino, anziché pretendere Consigli Comunali show, tutelino davvero i lavoratori.

Luca Craia

giovedì 30 marzo 2017

Viale Gramsci: il progetto è ridimensionato ma costa sempre uguale. Come si spiega questo fenomeno?



C’è una cosa che non capisco del progetto di viale Gramsci, e lo dico nella consapevolezza di poter fare la figura dell’incompetente, cosa della quale non mi può interessare di meno. Del resto siamo in molti, credo, a chiedercelo, per cui formulo la domanda pubblicamente nella speranza che qualcuno abbia la bontà di chiarire.
Il progetto iniziale costava 450.000 Euro. Prevedeva travertini, lussi vari, e includeva anche la risistemazione di piazza Mazzini. Poi, dopo le proteste, le osservazioni, i suggerimenti che più o meno sono stati accolti, è sparito il travertino, molti lussi sono stati ridimensionati, e in piazza Mazzini non si fa più nulla. Però il progetto continua a costare 450.000 Euro. Come si spiega questo fenomeno?

Luca Craia

Viale Gramsci, ammettiamo la sconfitta.



Non mi fa piacere vedere il cantiere di viale Gramsci partire, lo devo ammettere con la massima onestà. È una sconfitta, perché ci abbiamo provato in tutti i modi a far rinsavire i nostri amministratori circa lo spreco di denaro pubblico costituito da questo progetto. Abbiamo raccolto firme, incontrato il Sindaco, l’Assessore, abbiamo scritto articoli, abbiamo parlato con un sacco di gente contraria, ci siamo presi i soliti insulti dei soliti leccapiedi dei potenti. Tutto questo non è servito e i lavori, seppure con quasi due settimane di ritardo, sono partiti.
A questo punto bisogna lasciarli fare. Dopo aver tentato di tutto per fermare il progetto prima che esso partisse, ora che è partito non lo possiamo più fermare. Ci sono soldi pubblici già spesi e bloccare l’esecuzione creerebbe un danno alla cittadinanza, primo per i soldi sprecati, secondo per il prolungarsi dei disagi legati alla presenza del cantiere. Ricordo bene la scriteriata politica di certi personaggi oggi ben rappresentati al potere che bloccarono l’edificazione della torre Zed. La torre è stata un grande spreco di soldi, ma lo spreco è cresciuto esponenzialmente a causa di questa opposizione cieca che ha dilatato i tempi e fatto lievitare i costi. Spero che nessuno, oggi, faccia lo stesso per viale Gramsci.
L’esecuzione del progetto è partita e ora bisogna lasciarla andare avanti. Per quanto la cosa possa far rabbia o tristezza, ormai il dado è tratto. Sarà poi la storia a dire se questa idea era buona oppure no, se vedremo folle di Montegranaresi passeggiare dietro le mura come un tempo o se resterà un bel marciapiede, costato carissimo, ma vuoto.

Luca Craia