Mercoledì 28 giugno, i rappresentanti dei Comitati dei Terremotati
hanno incontrato i vertici della Regione Marche, come avviene periodicamente
ormai da qualche mese, per fare il punto della situazione, e dall’incontro sono
scaturite informazione tutt’altro che rassicuranti. Partiamo dai tempi di
installazione delle SAE, le famose casette che tanto sarebbero state utili
(diciamo indispensabili) lo scorso inverno e che oggi, in piena estate, ancora
non si vedono. La situazione pare essere molto ingarbugliata, ci sono ritardi
nettissimi, a volte dovuti a problematiche insite nel territorio stesso ma che
potevano essere risolte se ci si fosse mossi prima. In ogni caso i lavori
procedono, anche se lentamente, e quello che è più rilevante è che la Regione
non è in grado di assicurare la consegna delle casette in tempo per l’apertura
delle scuole.
Per quanto riguarda le macerie, pare ci sia stato un piccolo errore
nella stima della quantità del materiale da raccogliere, che era stato valutato
sulle 500.000 tonnellate mentre pare che ora siano diventate più del doppio,
ossia 1.100.000 tonnellate. Questo per dire quanto si abbiano le idee chiare.
Alla rimostranza dei Comitati circa la campagna di informazione in materia, che
lascerebbe intendere che si stia lavorando ventiquattr’ore su ventiquattro per
la rimozione delle macerie, la risposta è stata, speriamo, ironica (ma non
credo): si intende che si lavora 24 ore al giorno sui siti di stivaggio, mica
sul territorio. Pignolerie.
I rappresentanti dei terremotati hanno anche insistito sull’evidente
doppia velocità con cui si stanno sostenendo le imprese del settore turistico,
con un maggiore impegno per le aziende costiere a discapito di quelle delle
zone terremotate. Il bando per i tirocini sta portando buoni risultati ma non
basta, bisogna studiare misure per aiutare le aziende del settore che già erano
in sofferenza prima del sisma, in modo da dimostrare la reale volontà di non
desertificare la zona. Per questo verranno convocati degli incontri periodici
tra Regione e Comitati. L’assessore Sciapichetti ha affermato che il rilancio
socio-economico è basilare, finalmente, per cui c’è da sperare, aspettando
comunque la prova dei fatti, che si inizi a lavorare in questo senso. Vedremo.
Nulla di definito nel campo della viabilità, con il nodo della
Valnerina ancora da sciogliere, mancando dati oggettivi. L’ANAS sta lavorando
ma ancora non si sanno i tempi per terminare i lavori.
Sulla questione degli SMS solidali si è arrivati al paradosso. Dei 31.000.000
di Euro raccolti, il 60% andrà alla Regione Marche. Da qui la domanda, come si
dice, è sorta spontanea: come verranno investiti? Sembra che la Regione li
voglia impiegare per finanziare progetti finalizzati al turismo e alla
creazione di infrastrutture. Un intento condivisibile ma vago, tanto che i
Comitati hanno chiesto con forza di essere più precisi, al che la risposta
degna di un film comico, o dell’orrore: si potrebbe fare una pista ciclabile da
Civitanova Marche a Sarnano. Io, a questa affermazione, preferisco non
commentare.
Luca Craia