lunedì 28 settembre 2015

300.000 Euro per una foto?

Foto "Corriere Adriatico!"
Sono molto preoccupato per i giardini di viale Gramsci. Non è la prima volta che lo scrivo e non sarà l’ultima, e torno sull’argomento l’indomani dell’inaugurazione di un’opera sulla cui estetica possiamo disquisire all’infinito tra chi la gradisce e chi no (io no) ma il punto è un altro: siamo sicuri che l’opera sia duratura?
L’intera operazione è costata 300.000 Euro, una cifra piuttosto cospicua se consideriamo il rischio che quanto realizzato non duri. Una cifra, però, troppo piccola per essere tranquilli, appunto, sulla consistenza dell’intervento. Infatti, quando il problema dello smottamento della scarpata di viale Gramsci si presentò in tutta la sua gravità, si parlava di ben altre cifre e di progetti molto più complessi, che prevedevano palificazioni profonde e sbancamenti importanti. Non mi pare si sia fatto niente di tutto ciò. Non si è nemmeno piantumato il crinale per creare quella sorta di sostegno naturale costituito dalle radici degli alberi. Come fa, allora, la scarpata ad essere in sicurezza?
Ho girato la domanda ad alcuni amici tecnici, in particolare un ingegnere e un geologo. Entrambi mi hanno dato la stessa risposta: ci sono grosse probabilità che non tenga. Spero che si sbaglino ma, secondo loro, esistono gravi dubbi sulla staticità della scarpata e l’intervento effettuato sembra più di facciata che di sostanza. Se l’inverno dovesse essere particolarmente rigido, con nevicate cospicue, il rischio è che tutto precipiti a valle. E con esso i 300.000 Euro che l’opera è costata. Un po’ caro per farsi una foto a favore dei giornali.

Luca Craia

Le Vergare - Aggiornamento al 28/09/2015










sabato 26 settembre 2015

I Cinque Stelle puliscono il Campo dei Tigli. Lo stesso.



Nonostante l’intervento in emergenza da parte del Comune per pulire il Campo dei Tigli prima che lo facessero i ragazzi del Movimento Cinque Stelle montegranarese, questi ultimi ci hanno messo mano lo stesso. Pensavano, stamattina, dopo aver scoperto che il Comune li aveva battuti sul tempo tagliando siepi e prati, di passare al piano B, ossia di dedicarsi a un’altra zona, tanto a Montegranaro c’è solo da scegliersi l’area degradata su cui intervenire. Invece, dopo una breve ispezione, hanno deciso di restare sul Campo dei Tigli. Perché? Perché, dice uno dei volontari, “pulire non significa tagliare siepi ed erba ma raccogliere plastica vetri pile spazzolini da denti. Il campo dei tigli era in condizioni indecenti: tombini otturati, sotto le gradinate abbiamo raccolto almeno 4/5 sacchi di bottiglie di plastica”.  Quindi l’azione di pulizia pentastellata si è resa comunque necessario vista l’approssimazione del Comune che, come capita quasi sempre, si è limitato a un intervento puramente di facciata.
Dopo aver tirato a lucido approfonditamente l’area dietro la chiesa di San Serafino, i volontari a cinque stelle si sono recati presso il campetto da calcio di via Lazio dove hanno proseguito l’azione di ripulitura. Il tutto per segnalare che i cittadini possono fare la loro parte e farla bene, ma non possono sostituirsi all’ente pubblico. A meno che non passi finalmente l’idea di baratto amministrativo.

Luca Craia

I dispetti dell’asilo: il Comune pulisce il campo dei tigli al posto del Cinque Stelle



Capita anche questo a Montegranaro, in questo ridente paesino dove chi amministra è molto più affaccendato a lavorare su ripicche, dispetti e polemiche varie piuttosto che amministrare e fare quello che si dovrebbe fare: il Movimento Cinque Stelle locale, già da tempo, ha annunciato su stampa e internet l’iniziativa “Ripuliamo Montegranaro” in cui si propongono di prendere un’area degradata e ripulirla al posto di chi di dovere. L’iniziativa è evidentemente provocatoria e serve a puntare i fari sul degrado e sulla latitanza del Comune. Inoltre la volontà dei pentastellati è quella di focalizzare l’attenzione sulla proposta di “baratto amministrativo” tramite la quale i cittadini potrebbero occuparsi di mansioni come la pulizia barattando, appunto, il proprio lavoro con le tasse da pagare. È la seconda volta che il Movimento propone l’iniziativa: in primavera si erano già occupati dell’area circostante il palazzetto dello sport. Oggi avrebbero dovuto pulire il Campo dei Tigli.
Uso il condizionale perché, improvvisamente, colti da smania di pulizia, i nostri amministratori stamattina hanno fatto ripulire l’intera area, facendo anche un discreto lavoro. Ben fatto, ma perchè proprio stamattina? E perché proprio il Campo dei Tigli e non un’altra delle tantissime aree degradate? Ce ne sono in abbondanza. Pare decisamente un dispetto, uno di quelli molto infantili, del genere che si fa all’asilo.
I Cinque Stelle hanno dichiarato che si aspettavano una mossa del genere: del resto bisogna conoscere i propri polli e loro dicono: “siamo ingenui, si, ma fino a un certo punto. Così era già pronto un piano B. Questo pomeriggio si troveranno al Campo dei Tigli e da lì muoveranno versa un’altra destinazione, un’altra area degradata da pulire e di cui il Comune non si è ancora occupato. Ovviamente l’area è segretissima, altrimenti chissà che non vadano di corsa a pulire pure quella gli operai del Comune. E comunque, in definitiva, se davvero basta “minacciare” di pulire una zona del paese per far smuovere i nostri immobili amministratore, auspico che i Cinque Stelle ne programmino almeno una alla settimana.

Luca Craia