venerdì 6 marzo 2015

Come faccio a farmi dare un incarico dal Comune?



Premesso che non ho alcun interesse a ricevere incarichi professionali dal Comune, mi pongo e pongo al paziente lettore di queste pagine, nonchè a eventuali amministratori o rappresentanti dell'opposizione che incappino su queste righe, una domanda: come si fa a ricevere un incarico professionale dal Comune di Montegranaro? Non voglio fare polemica, solo chiarezza. Apprendo, infatti, dai giornali che il Comune ha conferito tre incarichi di collaborazione autonoma e occasionale per svolgere mansioni all’interno dei propri uffici.
Non posso sindacare sul fatto che, tra il personale assunto regolarmente con pubblico concorso vi possano essere o non essere professionalità adatte allo scopo, e nemmeno se, tra il suddetto personale, qualcuno possa ritagliare dal proprio tempo di lavoro un po’ di tempo da dedicare a questi incarichi, facendo risparmiare soldi alla collettività. Nemmeno intendo lamentare alcunché di illecito, in quanto gli incarichi conferiti sono remunerati con cifre al di sotto del limite di legge  di € 12.000 e, quindi, conferibili direttamente e senza bandi.
La domanda (anzi, le domande) che mi pongo, in conclusione, è questa: come si fa a ricevere un incarico di questo tipo dal Comune? C’è una domanda da compilare? Una lista di persone incaricabili? Se sì, compilata secondo quali principi? C’è un legame con le liste di disoccupazione? Leggendo le delibere relative a tali conferimenti non trovo alcun riferimento a queste cose nè sul sito istituzionale del Comune e, quindi, mi domando cosa debba fare un giovane o un professionista per approfittare di possibilità come queste senza scavalcare nessuno, senza prevaricare nessuno, senza ledere i diritti di nessuno.

Luca Craia

Poro Montegranà



Poro Montegranà
Ma che t’ha fatto Luca rché a passatte in mezzo
si distrutto

come se t’avesse bombardato,
come se li vandali de Roma
pe spasso t’avesse devastato
lascennete ferito e pure in coma.

Tu ch’eri patria de industriali,
de preti, santi e pure cardinali,
tu ch’eri ricco e forte fino a ieri
si diventato un ghetto pe stranieri.

De le viuzze strette e profumate
c’è rmaste solo un mucchio de cacate.
De li palazzi ardi dei potenti
c’è rmaste un sacco de case cadenti.

Impalcature, tegole che casca
senza manco che faccia burrasca,
merde de ca, zozzo pe’ strada
senza nisciù che a pulì ce vada,

le case vote, l’erba pe la via
do tempo addietro c’era l’allegria
e ogghi jira solo li fantasmi
e de le fogne acri li miasmi.

Poro lo Monte mio,
ma chi d’è stato
a mettese contro a Dio
e contro a lo Fato?

Che de te avia fatto capitale
de questa terra in mezzo a lo Stivale,
e de stivali e scarpe n’era ricca
ma de scordar de te s’è fatta picca.

S’è costrutiti tutti sti villoni,
è jiti a vive fori da le mure
e s’è scordati de li tempi boni
e quanto ce se stava bene pure.

Po’ la politica se n'é sempre fregata,
in tutt’altre faccenne affaccennata.
Passati è l’anni e tu te si ‘malato
e nisciù che lo potia t’ha mai curato.

Cuscì mo’ stai morenne, terra mia.
Per quanto me ce sbatto pe salvatte
contro lo muro duro vaco a sbatte
de chi bene a parole te volia

ma de fregnacce n’ha sparate tante.
E non je credo più a niscù de quilli
co paroloni e boria assai abbondante
non te da retta manco se li assilli.

Poro Montegranà, poro paese
vedette cuscì perso me fa male
ma che te posso fa? Mo’ niente vale
tocca arzà le ma e daglie le rese.

Luca Craia

giovedì 5 marzo 2015

Gli USA alla conquista del mondo



Gli Americani sono sempre intervenuti all’estero per risolvere, coadiuvare, innescare situazioni che potessero andare a loro favore. Ma mai come oggi lo fanno sfacciatamente. È così evidente la loro strategia di destabilizzazione di vaste aree mondiali da sembrare grottesca, non fosse per le modalità ignobili, le finalità immorali e le conseguenze nefaste che ricadono già ora sulle nostre povere teste. Credo che sia chiaro come gli USA intendano creare una nuova contrapposizione di forze contro il nuovo nemico, che non è più l’Unione Sovietica o Russia che dir si voglia, ma la Cina. Per far questo ha innescato una crisi economica mondiale mai vista prima, impoverendo tre quarti del mondo, facendo inginocchiare tutta l’Europa compresa quella Germania che fa la voce grossa ma è solo serva dei voleri americani, destabilizzando l’area mediterranea, indebolendo economicamente e politicamente la Russia sia tramite attacchi speculativi sul prezzo di gas e petrolio sia con strategie geopolitiche come la guerra civile in Ucraina.
Il minimo della strategia - o dell’accortezza, se preferite – lo abbiamo visto con l’omicidio di Boris Nemtsov. Nessuno lo ha detto apertamente ma tutti abbiamo pensato che dietro ci fosse la mano di Putin. Lo abbiamo pensato perché così era stato programmato. Ma il pensiero, per chi ne è capace, è andato oltre. Chi è capace di pensare, infatti, in maniera molto semplice si è chiesto perché Putin dovrebbe far ammazzare un oppositore minore e poco preoccupante come Nemtsov, perché dovrebbe farlo in maniera così plateale e, soprattutto, chi trarrebbe maggior giovamento da questo omicidio. Le altre domande non hanno una risposta, l’ultima sì, ma mi limiterò ad affermare quello che a me pare chiaro: l’ultimo ad avere vantaggio dalla morte di Nemtsov è proprio Putin che, invece, ne è stato gravemente danneggiato.
Ora, dopo aver trasformato il medioriente e il sud del mediterraneo in una polveriera e dopo aver impoverito gli alleati della NATO riducendoli a una colonia, ora possiamo aspettarci altre misure per abbattere l’ex grande nemico russo e, così, accerchiare la zona di influenza cinese. Solo che coi Russi si scherza poco.

Luca Craia

A questo punto basta un ragioniere in Comune



Allibisce la dichiarazione del Sindaco riguardo alla situazione debitoria del Comune. Leggiamo sul Corriere Adriatico di oggi il sottotitolo virgolettato attribuito alla Mancini: “perdiamo l’80% del tempo a cercare di risolvere queste situazioni”. Vorrei ricordare che il tempo del Sindaco e della Giunta è pagato coi soldi dei cittadini. Credo che possiamo aspettarci che venga impiegato in maniera più proficua.
Mi spiego meglio: la situazione dei debiti fuori bilancio era ben nota già in campagna elettorale. Lo stesso Commissario Prefettizio che ha preceduto l’attuale amministrazione stimava l’ammontare dei contenziosi, come asserisce il giornale stesso, in circa tre milioni di Euro e una mole di cause di 39 procedimenti. Posto che le cifre, purtroppo, possono essere riviste per eccesso, rimane il fatto che il Sindaco e l’Amministrazione Comunale sono a conoscenza del problema fin da prima delle elezioni e si presuppone che, con la diligenza del buon padre di famiglia di cui l’amministratore pubblico è fatto obbligato, nel momento in cui hanno intrapreso il mandato amministrativo dovessero avere un quadro della situazione e di come intervenire. Apprendere oggi che si spende quasi tutto il tempo a dirimere la matassa dei debiti, trascurando evidentemente altre questioni che gravano sulla collettività, è sconcertante.
Dicevamo che il tempo degli amministratori è pagato, ed è pagato dai cittadini, poco o tanto non importa, se si decide di amministrare lo si fa a prescindere dallo stipendio. Ma la questione è quasi puramente contabile. Si tratta di analizzare i conti, capirli e poi prendere delle decisioni politiche. Per analizzare i conti basta un ragioniere, un commercialista, e mi pare che il Comune ne disponga. Gli amministratori incarichino dei professionisti per analizzare la situazione, si avvalgano anche di analisi già compiute, poco importa se da avversari politici: Guardiamo Avanti, ad esempio, aveva studiato a fondo la questione Calepio Scavi e ha messo gratuitamente a disposizione della Giunta il risultato del proprio lavoro, non ottenendo risposta.
L’analisi, quindi, va fatta contabilmente da contabili, non da politici. La decisione finale spetta ai politici che, però, in attesa possono occuparsi del paese invece di occupare la propria mente all’80% per queste questioni. Altrimenti, confondendo il contabile, l’avvocato, il commercialista con il politico, possiamo tranquillamente affermare che non ci serve un’amministrazione comunale: basta un commercialista che, probabilmente, ci costerebbe meno.

Luca Craia
 

martedì 3 marzo 2015

La sicurezza del palas tra tribune ed esplosivi



Foto di Ennio Reschini
Finalmente sono iniziati i lavori alla Bombonera, il palasport di Montegranaro che necessitava di un adeguamento per quanto riguarda la sicurezza del pubblico. Dopo una lunga serie di rinvii, dettati da ritardi imputabili alla ditta che ha acquisito l’appalto, e dopo un’altrettanto lunga serie di dichiarazioni di inizio e fine lavori piuttosto avventate, finalmente oggi sembra che si veda la luce per questo intervento che, a detta del nostro vicesindaco, doveva essere già terminato dal Natale scorso. Ma così va la politica.
Essendo, le nuove tribune, già state fabbricate ora si tratterebbe solo di installarle in loco con un lavoro di pochi giorni, almeno questo diceva poco tempo fa l’assessore ai lavori pubblici Perugini le cui dichiarazioni, per ora, sembrano più attendibili. Diciamo quindi che a brevissimo avremo un palazzetto dello sport finalmente a norma per la sicurezza. Ma la sicurezza c’è davvero?
Dobbiamo pensare che i lavori vengano svolti a regola d’arte quindi, da un punto di vista normativo, il palas dovrebbe essere sicuro. Ma non tutti sanno, anche se chi di dovere ne è a conoscenza, che a una manciata di metri dalla parete sud del palazzetto, ci sono alcuni capanni che vengono utilizzati come deposito di bombole di gas. La domanda che mi faccio, e chi si fanno anche altri cittadini (come Ennio Reschini di Guardiamo Avanti che mi ha fornito la foto), è se questi non costituiscano un pericolo maggiore delle stesse tribune che sono state sostituite. Certo i depositi saranno controllati, ma una bombola, anzi, diverse bombole piene di gas esplosivo e poste così vicine a un luogo dove si radunano molte persone per le partite, considerando che a pochi metri c’è anche la scuola media e che gli stessi ragazzi utilizzano quotidianamente la struttura per le attività fisiche, rappresentano evidentemente un rischio che va valutato. È stato valutato? Sarebbe interessante avere una risposta.

Luca Craia

lunedì 2 marzo 2015

Per la cronaca… le code di paglia e il poco rispetto.



Ogni volta che penso che non ci sarà più nulla a Montegranaro capace di stupirmi arriva qualcosa o qualcuno a dimostrarmi il contrario. Vi racconto.
Ieri ho pubblicato sulla pagina Facebook di L’Ape Ronza questo post:

E a casa nostra chi avrà votato alle primarie PD? Stamattina in piazza girava di tutto: dagli alleati destrorsi a quelli che le bandiere le hanno alzate e ammainate tutte, dai comunisti mai pentiti ai fantasmi di passati recenti. C'ero pure io, in piazza, ma non ho votato. Gli altri?

Tra i vari commenti arriva uno stupefacente. A farlo è il nostro vicesindaco, appassionato lettore di questo blog nonostante più volte abbia affermato che non conta nulla perché non lo legge nessuno. Il nostro scrive (a caratteri maiuscoli che, per la netiquette, equivale a gridare:

PER LA CRONACA SONO ANDATO ALLA MESSA IN PIAZZA COME MI CAPITA SPESSO QUANDO NON RIESCO AD ANDARE ALLE 10;30 A SANTA MARIA MI SONO FERMATO DIECI MINUTI A PARLARE CON L'AMICO E COLLEGA ARONNE PERUGINI E CON ALTRI 4 AMICI DAVANTI AL BAR DI PIAZZA. SOLO QUESTO E' BASTATO PER DESTARE SOSPETTI SUL FATTO CHE MAGARI SIA ANDATO A VOTARE ALLE PRIMARIE. ALLA FACCIA DELLA LIBERTA' DI CIRCOLAZIONE.. DI UOMINI E DI IDEE .SEMPRE PER LA CRONACA NON SONO ANDATO A VOTARE, RITENGO CHE NON SIA CORRETTO INFLUENZARE IN ALCUN MODO UNA LIBERA COMPETIZIONE IN UN GRANDE PARTITO NEANCHE DA PARTE DEGLI ALLEATI CIVICI COME IL SOTTOSCRITTO ED I MIEI COLLEGHI. CONDANNO FERMAMENTE COLORO CHE PUR ESSENDO ELETTORI O SIMPATIZZANTI DI ALTRI PARTITI, CERCANO DI TURBARE IL LIBERO VOTO DI ALTRI PARTITI SOLO PER INTERESSI DI PARTE. QUANTA CATTIVERIA NELLE RISPOSTE DI GUIDO, SEMPRE OFFENSIVE E POLEMICHE, ALLA FACCIA DELLA TUTA DA MILITE DELLA CROCE GIALLA ED ALLA DIVISA DA BARELLIERE DI UNA IMPORTANTE ASSOCIAZIONE CATTOLICA.

Posto che, in quanto da me scritto, il nostro vicesindaco non viene nominato, posso dire francamente che non mi riferivo a lui ma ad altri personaggi. Perché questo nervosismo? Perché sempre queste risposte infuriate? E l’insulto, perché di questo si tratta quando si tira in ballo l’impegno sociale di una persona denigrandolo il questo modo, verso l’amico Guido? Guido è reo di aver scritto una frase piuttosto colorita ma certamente non rivolta al Vicesindaco, una frase simile a quelle che molti amici dello stesso vicesindaco scrivono più volte sul social nei miei confronti, chiamando questo blog “L’Ape Stronza”. Dalla seconda carica istituzionale cittadina, l’ho detto più volte, mi aspetterei tutt’altro comportamento. Ma pazienza.

Luca Craia

Sei gay? Non puoi più guidare - di Anna Lisa Minutillo



Il paese delle stranezze ha colpito ancora! Qualcuno dovrebbe riuscire a spiegare dall’alto delle sue competenze cosa abbia a che vedere il rinnovo della patente con le scelte sessuali di un cittadino quasi come se per guidare occorressero attributi differenti oltre al cervello per l’attenzione ed agli arti per cambiare le marce o per frenare.

Continuiamo a ritenerci persone mature ,preparate, di larghe vedute ma di largo alla fine possediamo solo la bocca che più i cervelli sono piccoli e più compensiamo con il parlare a sproposito spalancando troppo per farle prendere troppa aria tutta quella di cui priviamo chi se non lede la libertà altrui ha tutto il diritto ad accompagnarsi a chi vuole nella sua vita perché la vita è solo sua e non di chi la giudica senza soffermarsi un solo attimo a riflettere.
Lasciamo la patente a chi si ubriaca e diventa pericoloso, a chi si droga e perde il contatto con la realtà , a chi fresco di patente concediamo di guidare grandi cilindrate senza accertarci che le sappiano guidare con coscienza ,ma si sa noi” italioti” siamo fatti così: pronti a distruggere chi infondo non sta ne rubando e neanche disonorando nessuno ma solo correttamente rinnovando( quindi rispettando le procedure di legge) un documento .

Siamo un popolo assurdo, diabolico che torna lentamente al medioevo voltando le spalle a tutto il lavoro che per anni si è tentato di fare ,dando consensi a chi ci ha ridotti alla fame privandoci dei sogni., del lavoro, delle nostre ambizioni , tutti contenti nell’intimo e all’esterno indignati ed arrabbiati ,tutti a ricoprire un ruolo che qualcuno gioca per noi, tutti a dire e pochi a fare ed onestamente. Siamo sempre più stanchi di dover arrivare a “tirare le orecchie” a chi volutamente sbaglia ,a chi ragiona per modo di dire ,a chi vede nella libertà sessuale una macchia da ridicolizzare a me fanno molta più paura soggetti così e non chi infondo ama senza portare via nulla a nessuno cosa che non siamo più capaci forse di fare noi.

Questi i fatti :

Simone R., 28 anni, di La Spezia, attualmente residente a Pavia, è andato a chiedere il rinnovo della patente alla Prefettura di Milano. Ma il rinnovo gli è stato negato. La motivazione è che sarebbero venuti a mancare “i requisiti psicofisici richiesti”.

Simone, omosessuale, non ci sta e ha presentato ricorso al giudice di pace di Pavia, sostenuto da Agitalia, associazione per la giustizia in Italia. La Prefettura, ha rifiutato il rinnovo in seguito alle conclusioni del medico legale e della Motorizzazione, ma la causa è già partita.

La Corte di Cassazione si era pronunciata su una vicenda del tutto analoga, stabilendo non solo l’illegittimità di quel rifiuto ma anche il danno provocato alla persona che ne era stata destinataria e che per questo dovrà essere adeguatamente risarcita. Nonostante quella sentenza e soprattutto a dispetto dell’articolo 3 della nostra Carta costituzionale, un altro funzionario pubblico, un medico del servizio sanitario nazionale, e di conseguenza la prefettura di Milano, mettono in campo un altro provvedimento del tutto simile a quello sanzionato dalla Suprema Corte, ideologico, illegale e profondamente lesivo della dignità di un cittadino”.

Piuttosto che chiudere gli occhi cerchiamo di aprire il cuore , smettiamo di considerare le “diversità” come delle cose da cui fuggire perché sono proprio loro a colorare questo mondo che alla fine è solo una grande accozzaglia di ruberie varie .

Soffermiamoci a pensare a chi evade, a chi millanta tanta professionalità a chi illude e gioca con le vite altrui , accertiamoci che gli omicidi stradali vengano riconosciuti come tali perché infondo è di omicidio che si tratta quando ci si mette alla guida senza essere in grado di farlo e si troncano le vite di chi ha la sola colpa di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato, e lasciamo continuare a guidare chi non priva di niente nessuno e se era in grado di guidare non avendo dichiarato la suo omosessualità può continuare ad esserlo anche ora.

Quanta pochezza nell’arroganza degli ignoranti e quanta paura mi fa pensare ad un mondo come questo…