lunedì 9 giugno 2014
domenica 8 giugno 2014
Montegranaro racconta: Vera Pantanetti e gli ebrei salvati.
Speriamo sia la prima di una serie di testimonianze multimediali di vita vissuta e di storia cittadina raccontate dai protagonisti. In questo video Vera Pantanetti ci narra un aneddoto relativo alla fine della seconda guerra mondiale e accaduto tra le mura della storica attività di famiglia, quella locanda "De Cesarina" che tante storie deve aver visto transitare.
Pronta la Giunta Stranamore. Domani si va in Consiglio
Da sinistra: Roberto Basso, Giacomo Beverati, Endrio Ubaldi, Ediana Mancini, Cristiana Strappa e Aronne Perugini. |
Sembra che Ediana Mancini sia
riuscita a dipanare la prima matassa rilevante che le si è parata davanti, una
matassa che probabilmente era stata in qualche modo prevista ma di cui
certamente non era facile trovare il bandolo. La certezza in politica, si sa,
la si può avere solo con il voto ufficiale per cui daremo per varata la prima
amministrazione comunale non targata Basso e Co. del nuovo millennio solo dopo
il Consiglio Comunale di domani sera, ma le fibrillazioni in seno a SEL che
hanno fatto tremare, ma probabilmente non più di tanto, i vertici dell’ex Lista
Stranamore si direbbero rientrate: le aspettative della componente più a
sinistra potrebbero essere soddisfatte con una soluzione che vede Eros
Marilungo nel ruolo di capogruppo unico in Consiglio Comunale e che, quindi, scongiurerebbe
la creazione di un gruppo a sè stante per quanto riguarda i due consiglieri che
fanno riferimento a SEL. Entrambi, poi, prenderebbero delle deleghe specifiche.
Rientrate, sembra, anche le problematiche legate alla componente centrista
rappresentata da Walter Antonelli che andrebbe a ricoprire il ruolo prestigioso
di Presidente del Consiglio Comunale.
Quindi tutto liscio, si direbbe,
per il varo della “nave Mancini”, una nave che già vede davanti a sé marosi
preoccupanti ma che ostenta, per quanto possibile, tranquillità. Ediana Mancini
ha dichiarato che stanno già lavorando a soluzioni economiche e rapide per il
dissesto della scarpata di viale Gramsci, forse il problema più serio e
urgente, tramite finanziamenti regionali specifici relativi a questo tipo di
accadimenti emergenziali. Restano sul campo altri grandi dedali da percorrere,
come la questione centro storico, vecchia e grave, sulla quale la compagine ha
improntato buona parte della campagna elettorale e che ora chiede, per voce di
molti cittadini, il rispetto degli impegni presi.
Quindi tutto liscio, si direbbe,
per il varo della “nave Mancini”, una nave che già vede davanti a sé marosi
preoccupanti ma che ostenta, per quanto possibile, tranquillità. Ediana Mancini
ha dichiarato che stanno già lavorando a soluzioni economiche e rapide per il
dissesto della scarpata di viale Gramsci, forse il problema più serio e
urgente, tramite finanziamenti regionali specifici relativi a questo tipo di
accadimenti emergenziali. Restano sul campo altri grandi dedali da percorrere,
come la questione centro storico, vecchia e grave, sulla quale la compagine ha
improntato buona parte della campagna elettorale e che ora chiede, per voce di
molti cittadini, il rispetto degli impegni presi.
Del resto è tutta la città di
Montegranaro che necessita di interventi urgenti: quartieri come San Liborio o
Villa Luciani mostrano evidenti situazioni di degrado e persino Santa Maria, l’area
più popolosa e alla quale è stata riservata, negli ultimi anni, più attenzione
da parte degli amministratori, evidenzia situazioni che necessitano di
interventi. La crisi economica sta mettendo in difficoltà il comparto
produttivo e il mondo del lavoro, mettendo Montegranaro, forse per la prima
volta nella storia, di fronte a problemi sociali rilevanti e preoccupanti. C’è la Sutor che chiede aiuto anche
se, almeno a quanto si è detto in campagna elettorale e a rigor di logica,
viste le priorità e la situazione debitoria, sostegni economici come dati in
passato non saranno più possibili. E infine, ultimo ma non ultimo, c’è il buco
in bilancio per quei milioni di debiti accumulati e venuti alla luce durante il
commissariamento.
Di fronte a tutto questo c’è da
augurarsi che il nomignolo che ho appioppato a questa coalizione, “stranamore”,
rimanda un modo scherzoso di definire un insieme eterogeneo di modi di pensare.
Montegranaro non ha certo bisogno di screzi e giochi politici ma di soluzioni
concrete e di gente che si dedichi senza preconcetti al bene comune. La squadra
che sta nascendo sembra in grado di adempiere a questo compito. Speriamo lo sia
davvero.
Luca Craia
La squadra di Ediana Mancini
Ediana Mancini: Sindaco; manterrà
le deleghe per istruzione, cultura e sanità.
Endrio Ubaldi: Vicesindaco con
delega per Bilancio, Personale, Sport, Polizia Municipale, Protezione Civile.
Aronne Perugini: Lavori Pubblici
e Urbanistica.
Giacomo Beverati: Centro Storico,
Politiche Comunitarie, Commercio, Industria, Lavoro e Turismo, Sviluppo Economico.
Cristiana Strappa: Servizi
Sociali.
Roberto Basso: Ambiente, Ecologia,
Traffico e trasporti, Innovazione Tecnologica.
Walter Antonelli: Presidente del
Consiglio Comunale.
Eros Marilungo: consigliere con
delega per politiche agricole e viabilità rurale; capogruppo consiliare.
Paolo Gaudenzi: consigliere con
delega per politiche giovanili e sicurezza.
Sara Di Chiara consigliere con
delega per i rapporti con il volontariato.
Sara Di Luca: consigliere con
delega per pari opportunità, servizi educativi per l’infanzia e l’adolescenza.
Chiara Michetti: consigliere con
delega per i progetti didattici, verde e ambiente e immigrazione.
venerdì 6 giugno 2014
Quasi terminato il restauro del Crocifisso di Sant’Ugo
Il Crocifisso del ‘500 presente
nella Cripta di Sant’Ugo e portato il restauro qualche mese fa da Arkeo sta per
tornare al suo posto. Abbiamo visionato oggi il lavoro fin qui svolto dal
restauratore Marco Salusti, lavoro quasi terminato, e quello che abbiamo visto
è entusiasmante: la scultura lignea è tornata alla sua policromia originale
essendo stata asportata la patina marrone datagli per renderlo simile al
bronzo. La croce è stata riportata alla sua lucentezza pulendo accuratamente la
pastiglia dorata. Strabiliante la parte posteriore della croce dove ora risulta
visibile una stupenda decorazione prima quasi scomparsa .
Ora si tratta di attendere l’ultima
ispezione della sovrintendenza dopodiché si procederà ad ultimare il restauro. Il
riposizionamento dell’opera in Sant’Ugo avverrà con una cerimonia religiosa e
una manifestazione culturale a fine luglio, in occasione della festa del Beato
Ugo.
Luca Craia
giovedì 5 giugno 2014
Arkeo a Veregra Street: visite guidate gratuite.
Ecco gli appuntamenti curati da Arkeo nel periodo di
svolgimento del Veregra Street Festival:
aperture
straordinarie della Chiesa di Sant’Ugo
sabato 21/06
domenica 22/06
giovedì 26/06
venerdì 27/06
sabato 28/06
orario 21.00 – 24.00
visite guidate
gratuite dei luoghi più interessanti di Montegranaro
sabato 21/06
sabato 28/06
con partenza da piazza San Serafino
Il tour comprende la visita a:
chiesa di San Serafino
portali SS. Salvatore e San Francesco
piazza Mazzini
chiesa di Sant’Ugo
chiesa di San Pietro.
Il tour dura circa 2 ore, al termine delle quali sarà
possibile cenare presso gli stand gastronomici del Festival.
Noi Marche. E Montegranaro dov’è?
C’è un buco nel manifesto di Noi
Marche Beach, l’evento previsto a Porto Sant’Elpidio dove le pro loco dei
comuni aderenti al progetto “Noi Marche”
si ritrovano per offrire un pomeriggio a turisti e residenti. È un buco che non
si vede ma si nota. È il buco relativo alla presenza di Montegranaro.
Montegranaro non c’è. E qui mi pongo degli interrogativi, ognuno dei quali ha
una risposta che non mi piace.
Ma prima definiamo cos’è Noi
Marche. È un progetto nato “per difendere, abbracciare, salutare e arridere ai
viandanti che nasce NOI MARCHE. 14 Comuni che difendono e valorizzano il
territorio, che accolgono il visitatore con l’abbraccio del confort delle loro
strutture, che arridono al turista con il piacere del cibo e le iniziative di
svago e di cultura. Tutto questo è NOI MARCHE....UNITI PER OSPITARVI”. Così
recita l’incipit del volantino che viene distribuito nelle strutture ricettive,
nelle agenzie e in tutti i luoghi dove si possano intercettare turisti e
viaggiatori interessati a scoprire la nostra regione. Montegranaro è uno dei
comuni fondatori di questa associazione, un’operazione fortemente voluta dall’allora
assessore al turismo Salvatore La
Porta, un’iniziativa lodevolissima che l’anno scorso portò
diversi visitatori a Montegranaro, visitatori poi accompagnati e serviti da
Arkeo.
Perché Montegranaro non c’è in
questa iniziativa? Non fa più parte del progetto Noi Marche? Se sì, perché? Fa
ancora parte ma non è stato invitato? Forse per via del commissariamento? Ci
sarà pur stato un referente in comune. C’è pur sempre la
Pro Loco. Perché la
Pro Loco di Montegranaro fa una festa al
parco fluviale proprio nel giorno in cui Noi Marche fa festa a Porto Sant’Elpidio?
Non ne sapeva nulla? Non se ne è interessata? Si è messa in contrapposizione?
Le risposte agli interrogativi
posti sopra le tralascio. Ma faccio un’unica triste considerazione:
Montegranaro continua nella sua autarchia suicida, si chiude dentro le proprie
mura e vuole fare da sola. Non comunica, non si interfaccia, non si mette in
rete con gli altri. Così rischiamo di rimanere fuori dai giochi. Gli altri si
attrezzano per il turismo e noi rimaniamo al palo. Gli altri creano una nuova
economia e noi restiamo fermi a fare solo scarpe. Gli altri si evolvono
culturalmente, noi, con centinaia di associazioni culturali, nonostante un’attività
forte in ambito associativo, non riusciamo a decollare. Così è tutto sterile,
anche gli sforzi che Arkeo sta facendo per portare turisti a Montegranaro. Non
ci crediamo? Non capiamo quanto questo sia importante? Sono errori gravissimi
che pagheremo cari in futuro. Svegliamoci.
Luca Craia
mercoledì 4 giugno 2014
Che speranze, povera Italia?
Che speranze abbiamo, povera
Patria nostra, di vederti salva, al sicuro dalle grinfie di questi malfattori
che ti stanno depredando? Come facciamo a non cadere nel qualunquismo quando
assistiamo al quotidiano saccheggio della nostra casa comune da parte di chi l’amministra
per nostro conto, senza distinzioni di estrazione culturale o politica? Che
futuro possiamo augurarci quando vediamo da nord a sud una banda di criminali
che imperversa nei comuni, negli enti pubblici, nelle commissioni, nelle
associazioni? Che futuro possiamo desiderare per i nostri figli vedendo la
nostra classe dirigente incapace di affrancarci, il nostro mondo produttivo
incapace di reagire, la nostra potenzialità creativa e imprenditoriale
surclassata, la nostra dignità internazionale calpestata a causa della
manifesta incapacità di chi dovrebbe tenerne alto il nome?
E la speranza dove potrebbe
essere riposta? In un urlatore, imprecatore, turpiloquista come Grillo? O in un
delirante demagogo come Casaleggio? O in un imbonitore piacione come Renzi? In
un puttaniere come Berlusconi? In fascisti malcelati, comunisti mai pentiti,
qualunquisti, mezzetacche, elettori appassionati da quarantottore, attivisti
disattivati a urne chiuse? O forse saranno quei ragazzi che, talvolta
sbagliando, stanno cercando di fare qualcosa? La speranza è nell’affrancarsi
dalla denuncia pura e passare alla proposizione, al progetto realizzabile, al
confronto costruttivo, alla volontà di sederci e progettare il futuro. Piccola,
fragile speranza, ma nutriamola, ancora per un po’. Non facciamoci portare via
pure questa dai ladroni di Roma, Milano, Venezia e d’ogni dove di questo
sciagurato amato Paese chiamato Italia.
Luca Craia
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