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lunedì 14 novembre 2016

Che fine ha fatto il teatro Novelli?



Non sappiamo più nulla del Teatro Novelli. Nessuno ne parla più, nessuno lo considera. Si parla di lesioni al Municipio, di danni alla volta dell’ufficio sindacale, ma nessuno ci dice in che stato si trova, dopo il sisma, il teatro annesso alla casa municipale. Francamente sono preoccupato perché il teatro si trova esattamente sopra l’ufficio del Sindaco e, se questo risulta danneggiato, c’è da pensare che, al piano, di sopra, le cose non siamo migliori, anzi. 
Aronne Perugini durante l'incontro sul Teatro Novelli organizzato da Arkeo
L’ultimo sopralluogo che feci al primo piano del Palazzo Comunale avvenne durante il periodo di commissariamento, nel 2014. Con la mia associazione avevamo presentato un progetto di recupero del teatro, interamente finanziato da privati, con un progetto della restauratrice Letizia Vallesi. Il progetto era attuabile se inserito nel recupero completo dello stabile, cosa che era nei programmi elettorali di tutte le coalizioni, compresa quella che governa attualmente.
2014 - L'allora responsabile dell'Ufficio Tecnico Comunale, l'ing. Fabio Alessandrini, insieme alla restauratrice Letizia Vallesi nel corso del sopralluogo al Teatro Novelli con Arkeo.
Ci fu un incontro presso la sede di Arkeo a cui parteciparono tutte le forze politiche e, in rappresentanza dell’attuale maggioranza, intervenne l’attuale assessore ai lavori pubblici, Aronne Perugini che si impegnò, vincendo le elezioni, a considerare prioritario l’intervento sul Municipio e sul teatro.
Il degrado al primo piano del Municipio
Da quell’incontro sono passati quasi tre anni. In tre anni una volta in camorcanna decorata a tempera come quella del teatro Novelli, se ci piove sopra, si distrugge. Se poi arriva anche il terremoto non voglio pensare a cosa possa essere successo. Mi auguro che ci sia ancora qualcosa da salvare ma vedere che non se ne parla più, nemmeno in occasione di un evento grave come il terremoto, mi fa sperare davvero poco.

Luca Craia

giovedì 12 maggio 2016

In preparazione una class action. Il Municipio che cade è meno prioritario dei marciapiedi



Il teatro Novelli: tutti ne parlano nessuno sa esattamente quali siano le condizioni attuali della piccola sala situata al primo piano del Palazzo Comunale. Le mie informazioni si fermano a oltre due anni fa, l’ultima volta che ci entrai, invitato dal Commissario Prefettizio Ianieri per fare un sopralluogo insieme all’ingegner Fabio Alessandrini, allora responsabile dell’Ufficio Tecnico. Quello che vidi fu spaventoso: infiltrazioni d’acqua che minavano la struttura delle volte in camorcanna e rovinavano le decorazioni a tempera, guano di piccione in quantità impressionanti, uno stato di degrado marcato e pericoloso. Già a quel tempo era evidente quanto fosse urgente intervenire.
L’Amministrazione Comunale aveva inserito nel proprio programma elettorale la ristrutturazione del Municipio, così come c’era la malsana idea di rivoluzionare viale Gramsci e piazza Mazzini. Solo che quest’ultima è già finanziata, incuranti del parere negativo espresso da tantissimi cittadini e da quasi tutti i commercianti, mentre il Municipio deve attendere. Attendere significa che rischiamo di trovare il teatro Novelli e tutto il primo piano, di grande pregio e valore nella sua interezza , compromessi in maniera forse irreparabile. E non si capisce perché.
Non si capisce il motivo per cui ci si sia impuntati sul progetto di viale Gramsci, tanto da prendere il finanziamento prima ancora di aver ascoltato i cittadini e gli operatori economici. È un progetto che non piace, c’è la petizione che ho promosso, c’è una lettera dei commercianti del centro, c’è stata un’assemblea pubblica dove la gente ha sostanzialmente bocciato il progetto che, tra l’altro, potrebbe essere deleterio per le residue speranze di rivitalizzare il centro. Eppure si va avanti a testa bassa.
I commercianti sono estremamente preoccupati: il progetto rischia di danneggiarli seriamente. Qualcuno si è chiesto cosa accadrebbe quando si chiude la piazza, per esempio, con le auto che possono circolare in una sola direzione. Sta per partire una nuova lettera degli operatori economici che prelude ad azioni legali congiunte. Una class action dei commercianti sarebbe un inedito pericoloso per Montegranaro, che aprirebbe un contenzioso fratricida tra cittadinanza e amministratori. Lo si può scongiurare riaprendo il dialogo con la popolazione, magari cominciando proprio nella prossima seduta del Consiglio Comunale, dove la petizione sul centro storico e viale Gramsci sarà discussa. Del resto era proprio Montegranaro Riparti a fare della partecipazione la sua bandiera, bandiera che oggi non sventola più.


Luca Craia

venerdì 30 ottobre 2015

Che ne sarà del Novelli?


La notizia più triste della giornata è che l’intervento di restauro per il primo piano del Municipio e, quindi, del Teatro Novelli è stato ulteriormente procrastinato, nonostante in campagna elettorale si era parlato di priorità per questo intervento. Ricordo benissimo l’incontro che avemmo durante la campagna elettorale nella sede di Arkeo con i rappresentanti delle forze politiche in lizza per le elezioni, dove era presente anche l’assessore ai lavori pubblici Aronne Perugini che prese l’impegno di intervenire con urgenze, e lo scrisse anche nel programma elettorale. Ciononostante oggi apprendiamo che nemmeno nel 2016 se ne parlerà, preferendo portare avanti il progetto di abbellimento di viale Gramsci, un progetto che non pare né urgente né lungimirante, visto che la tenuta della scarpata è ancora tutta da dimostrare.
La ristrutturazione del palazzo comunale, invece, era e rimane urgentissima. L’ultima volta che sono entrato nel teatro Novelli c’era il commissario e ci andai perché questi mi chiese di effettuare un sopralluogo con l’ingegnere Alessandrini e la nostra collaboratrice Maria Letizia Vallesi, restauratrice di pitture e interni. La situazione già allora era gravissima, con infiltrazioni d’acqua sulla volta in camorcanna già allora piuttosto gravi. Non oso pensare come possa essere lo stato attuale delle tempere del teatro, ora che sono passati più di due anni.
Leggere, quindi, che la volontà è quella di trasformare l’ex teatro in sala del Consiglio Comunale fa sorridere amaramente: se i tempi sono questi faranno il Consiglio Comunale all’aperto, altro che nel teatro. Il tetto verrà giù e, con esso, gli splendidi decori del teatro ottocentesco. Parole al vento, promesse sprecate.

Luca Craia

sabato 6 giugno 2015

Lucentini ha ragione ma il municipio è prioritario



Incontro presso la sede di Arkeo durante la campagna elettorale 2014 per discutere della situazione del teatro Novelli. All'incontro era presente l'assessore Perugini.

Sono d’accordo su quasi tutta la linea, riguardo a quanto affermato dal coordinatore della Lega Nord a Montegranaro, Mauro Lucentini, nel corso della sua conferenza stampa. In effetti Montegranaro non è mai stata così degradata, anche se va detto, per onestà, che il degrado non è cominciato l’anno scorso. Un anno di amministrazione Mancini, che a parole aveva promesso svolte epocali nella gestione del Comune e nei fatti denuncia inconsistenza, scarsa capacità ed una estrema leggerezza. e la conseguenza è che il degrado ha assunto proporzioni bibliche. Al già annoso problema del centro storico, per il quale non è stato effettuato alcun intervento se non alcuni di facciata, tanto per comparire sui giornali, si sono sommate situazioni già latenti che sono esplose in tutta la loro gravità in ogni zona urbana. Tutto questo mentre i nostri amministratori perdono il loro tempo (tempo pagato dai contribuenti) per fare campagne elettorali contro questo o quello, per mettere zizzania tra le associazioni, per insultare i cittadini su Facebook.
C’è un punto, però, che mi trova in totale disaccordo ed è quello in cui si invita l’amministrazione comunale a non intervenire sul municipio. Il palazzo comunale vede il proprio primo piano, quello che contiene, tra altri vani preziosi, anche quello splendido teatro Novelli oggetto di una lunga battaglia da parte mia e della mia associazione, versare in condizioni disastrose. Il tetto è un colabrodo e l’intero piano è diventato una piccionaia. Se non si interviene più che subito si rischia di perdere tutto.
L’Amministrazione Mancini aveva, già in campagna elettorale, indicato come prioritario un intervento sul municipio, salvo poi farlo scorrere almeno per il primo anno. Questo sicuramente avrà aggravato la già seria situazione. Nel programma elettorale c’era scritto che i soldi erano reperibili, che si sapeva come e dove prenderli. Quando si è scritto il programma si era (o si doveva essere) perfettamente a conoscenza della situazione economica del Comune, per cui oggi è lecito aspettarsi che un intervento in questo senso non debba gravare sull’amministrazione generale del paese e, quindi, non dovrebbe inficiare interventi in altri luoghi.
Mi auguro, quindi, che la ristrutturazione del Palazzo Comunale parta quanto prima e, comunque, che venga conclusa prima che passi un altro inverno e che i danni si sommino ai danni. L’assessore Perugini lo ha promesso anche poco tempo fa a mezzo stampa. E mi auguro che questo non vada a giustificare mancati interventi altrove perché situazioni di emergenza non ve ne sono state, si è solo tralasciata l’ordinaria manutenzione. In quanto alle casse comunali, pur non capendo come sia possibile che un giorno ci si lodi per tesoretti ritrovati e il giorno dopo ci si lamenti dei debiti (per aumentare le tasse), se i conti fatti nel programma elettorale erano esatti non dovrebbero soffrirne. La situazione economica, ripeto, era nota già ai tempi del Commissario e mostrarsi sorpresi e scandalizzati oggi equivale a dichiarare che, in cinque anni di opposizione, si sono soltanto scaldate le sedie.

Luca Craia