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lunedì 9 gennaio 2017

Corriera a porte aperte alle 7 del mattino



Per carità, le cose si rompono e ci sono guasti imponderabili. Ma mettere a rischio salute e vita stessa di decine di ragazzi mi pare davvero incredibile. È successo stamattina, sull’autobus di linea della Steat che collega Montegranaro a Fermo delle ore 7,00, un mezzo affollato di giovani studenti. È proprio uno studente a segnalarmi il fatto. La porta centrale del mezzo si è rotta ed è rimasta aperta. L’autista ha cercato in ogni modo di chiuderla ma non ci è riuscito. L’autobus, quindi, è partito con una decina di minuti di ritardo per Fermo con la porta aperta. Ovviamente questo è pericoloso per la sicurezza dei ragazzi, visto che ci vorrebbe poco per cadere di sotto. Ma a quell’ora c’erano temperature polari, la strada “mezzina” era tutta ghiacciata. Immaginate cosa ha significato per gli studenti viaggiare in quelle condizioni.
Non è la prima volta che la Steat fa viaggiare gli studenti in condizioni precarie, ricordiamo l’anno scorso l’autobus danneggiato dai vandali che è comunque partito anche se pieno di polveri presumibilmente pericolose. Considerando il prezzo dell’abbonamento che sembra non sia nemmeno congruo al chilometraggio effettivo, credo che l’azienda dovrebbe quantomeno porre maggiore attenzione alla sicurezza dei ragazzi, attendendo magari un interessamento del Comune di Montegranaro che è azionista della società di trasporti ma non fa nulla per tutelare i propri cittadini.

Luca Craia                                                

venerdì 7 ottobre 2016

Mariani torna sulla questione trasporti e attacca la Regione Marche



Giovanni Battista Mariani, Presidente Regionale dell’Epas, torna sulla questione di cui si era occupato come responsabile del movimento sindacale che rappresenta, ossia quella dell’errato conteggio del costo imputato agli utenti relativamente al trasporto scolastico per la tratta Montegranaro-Fermo. Ricorderete che il responsabile regionale Epas per i trasporti, Mauro Raparo, aveva prodotto un ricalcolo del percorso dimostrando come le tariffe applicate siano errate per eccesso. Quindi attualmente si sta pagando troppo. Raparo e Mariani inviarono, circa un mese fa, una lettera al responsabile trasporti della Regione Marche che, a tutt’oggi, è rimasta lettera morta. Così Mariani, tramite il suo profilo Facebook, rilancia pubblicando il testo integrale della missiva che trovate sotto.

A seguito dell'interessamento di alcuni iscritti, e cittadini, circa il trasporto su gomma di studenti da Montegranaro a Fermo e viceversa, come già emerso nell'interrogazione del consigliere regionale Malaigia Marzia, il chilometraggio percorso dalla società oggetto del contratto di servizio, è di circa 16 chilometri anziché i 20,249 indicati nel prospetto a suo tempo fornito dalla provincia di Fermo,
ne consegue che detta tratta sia da collocarsi nella fascia di prezzo numero tre anziché la numero quattro come attualmente richiesto.
Pertanto alla luce di quanto prescritto dalla legge regionale n.45 del 1998 all'articolo 19 comma tre “La durata dei contratti per i servizi ferroviari e automobilistici è fissata in sei anni; nei contratti devono essere previste clausole di revisione annuale per l'adeguamento alle mutate esigenze del traffico”.
Visto che negli anni verosimilmente nessun ufficio ha verificato i chilometraggi e quindi la revisione delle tariffe, siamo a chiedere, l'immediato trasferimento della linea di cui sopra nella fascia di prezzo tre.
Inoltre si richiede la restituzione delle somme versate in più per l'anno scolastico 2016-17.
Per le somme relative agli anni trascorsi diamo mandato al nostro ufficio legale di verificare la possibilità di essere risarciti, non prima di aver verificato eventuali omissioni, e/o mancati controlli tecnici e contabili da parte degli organi preposti, non ultima la corte dei conti.
Vorremmo cogliere inoltre l'attenzione dell'assessore circa il costo del trasporto stesso.
Prendendo come unità di misura google map e confrontando quando richiesto da società private nella tratta Fermo - Roma Fiumicino ne scaturisce una proporzionalità che vede il prezzo dell'abbonamento degli studenti praticamente al costo di mercato, con la differenza che da Fermo a Roma Fiumicino si viaggia su autobus gran turismo con aria condizionata, mentre per gli studenti si viaggia su autobus da 105 con pochissimi posti a sedere, a questo si aggiunge che questa tratta vede l'interruzione della stessa all'altezza del maxi parcheggio di Fermo ove gli utenti sono fatti scendere e senza nessun riparo attendono l'arrivo di altro pullman per percorrere la distanza sino al capolinea. Gli studenti dell’ITET e dello scientifico devono raggiungere a piedi il capolinea con qualsiasi condizione meteo.
La invitiamo inoltre a prendere nota da quando emerge dai dati dell'ufficio statistico della regione circa la qualità percepita dagli utenti nel fermano, essendo l'unica provincia della regione a registrare nel lungo periodo dati sempre negativi, e questo nonostante ci si avvalga di tecnici con stipendi da oltre 100.000,00 euro.
In attesa di Vostra celere definizione in merito cogliamo l'occasione per porgere distinti saluti.

Il Presidente Regionale
Giovanni Battista Mariani

mercoledì 14 settembre 2016

Trasporto studenti: scende in campo l’UDICON e chiede il ribasso delle tariffe



Mauro Raparo
È un botta e risposta continuo quello tra i vertici della Steat, l’azienda che gestisce il trasporto scolastico nella tratta Montegranaro-Fermo e i genitori dei ragazzi che ne usufruiscono. Come si ricorderà i genitori, che nel frattempo si sono costituiti in Comitato, avevano proposto la questione del costo della tratta sulla base del chilometraggio, questione poi portata in Consiglio Regionale dal Vicepresidente Marzia Malaigia ottenendo una risoluzione dello stesso a favore degli stessi studenti. Ciononostante il Presidente della Steat Alessandrini aveva ribadito l’impossibilità di ritoccare le tariffe, giustificandone il costo anche con motivazioni diverse dal chilometraggio, come, ad esempio, atti vandalici ed evasione dai biglietti.
Ora scende in campo l’Unione per la difesa del Consumatore, l’Udicon, sollecitata dagli stessi genitori, rappresentati dall'ex Sindaco Gastone Gismondi, che hanno, in sede allo stesso sindacato, in Mauro Raparo il responsabile regionale per i trasporti pubblici. L’organizzazione dei consumatori ha inviato proprio oggi una missiva all’assessore regionale ai trasporti (che tra l’altro era intervenuto sull’argomento nella stessa giornata posticipando, però, eventuali interventi sulle tariffe al 2017, anno in cui si redigerà una nuova gara). Nella missiva l’Udicon illustra di nuovo il concetto che ha portato a evidenziare l’inesattezza del chilometraggio sulla base del quale sono state stabilite le tariffe di tratta che rileva una differenza di oltre quattro chilometri che farebbero scendere il costo alla tratta inferiore. “Dato che la legge regionale stabilisce che nei contratti di servizio devono essere previste clausole di revisione annuale per l'adeguamento alle mutate esigenze del traffico” dice Raparo “e Visto che negli anni verosimilmente nessun ufficio ha verificato i chilometraggi e quindi la revisione delle tariffe, chiediamo l'immediato trasferimento della linea Montegranaro-Fermo nella fascia di prezzo tre”.
Ma non basta: l’Udicon richiede la restituzione delle somme già versate in più per l’anno scolastico 2016/17 tramite gli abbonamenti già sottoscritti, mentre per gli anni passati si sta valutando la possibilità di agire legalmente per essere risarciti. Alle argomentazioni portate dal Presindente Alessandrini, Raparo risponde senza mezzi termini: “si prenda nota di quando emerge dai dati dell'ufficio statistico della regione circa la qualità percepita dagli utenti nel fermano, essendo l'unica provincia della regione a registrare nel lungo periodo dati sempre negativi, e questo nonostante ci si avvalga di tecnici con stipendi da oltre 100.000,00 euro”.
Luca Craia