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sabato 30 aprile 2016

Il “Barocci” di Sant’Ugo torna a casa



L’abbiamo sempre chiamata “Il Barocci di Sant’Ugo”, la tela che, a intuito, attribuivamo appunto al Barocci e che, anche se informalmente, anche il professor Sgarbi ha ritenuto attribuibile al grande pittore barocco. Ricordo bene come la trovai la prima volta che entrai a Sant’Ugo, nel 2010, per ripulirla e riportarla alla luce: era buttato per terra addirittura con la parte dipinta a contatto col pavimento (infatti ora risulta piuttosto graffiato), sporco e pieno di ragnatele. Lo abbiamo pulito, coi ragazzi di Città Vecchia, che avevo appena fondato, e riappeso al muro con la consapevolezza che quello non era il suo posto. Ma la chiesa di SS.Filippo e Giacomo era pericolante e non era il caso di rimetterlo lì. Il “Barocci” era stato portato a Sant’Ugo da don Dante Filomeni, non si sa per quale motivo, e lì era rimasto. Oggi, con la chiesa restaurata, torna finalmente a casa e potremo ammirarlo di nuovo nel luogo che gli appartiene e a cui appartiene.

Luca Craia