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martedì 26 agosto 2014

L’assessore gioca alla guida mentre il paese va a pezzi.



Il centro storico di Montegranaro non è mai stato così degradato come in questi giorni. Lo dico in tutta onestà, dopo anni di battaglie per sollevare la questione, dopo aver combattuto quotidianamente con la passata amministrazione comunale, dopo averlo visto diventare prioritario nelle promesse elettorali. Lo dico senza tema di smentita, perché chi ci vive, come me, sa che quello che dico corrisponde al vero. Lo dico senza astio alcuno, solo come constatazione dei fatti. Lo dico, però, anche con un pizzico di rabbia in più del solito, perché chi amministra Montegranaro oggi aveva promesso grandi cose per il paese vecchio, cose che, al momento, sembrano lontanissime dal diventare reali. E non vale più come giustificazione il fatto che la giunta si è più o meno appena insediata. Non è mai valsa, perché le questioni erano già note, perché gran parte dei componenti dell’attuale Amministrazione Comunale non vengono dalla luna ma sedevano sui banchi dell’opposizione nell’ultimo quinquennio e, quindi, devono essere a conoscenza delle problematiche in essere, perché ci è stato detto in campagna elettorale che esisteva un progetto per il centro storico e per attuare questo progetto non bisognava attendere nemmeno un’ora dopo le elezioni.
Oggi vediamo un grande impegno da parte dell’assessore al turismo per portare gente a Montegranaro. Non entro nel merito del metodo che sta usando e che contesto quasi integralmente, come ho avuto modo già di dirgli. Non ci entro ma lo farò presto. Vorrei invece focalizzare l’attenzione sulla curiosa dicotomia che si è venuta a creare tra i due ruoli che il nostro amministratore ricopre: quello di assessore al turismo, appunto, e di assessore con delega al centro storico. Mentre in un paese qualsiasi questo sarebbe piuttosto normale, essendo normalmente il centro storico di un paese meta di turismo, nel nostro questo stona, e anche tanto. Stona perché il nostro, di centro storico, è in condizioni pietose e l’assessore preposto, prima di giocare a fare la guida turistica, dovrebbe mettere in campo tutte le iniziative possibili per risolvere l’annoso problema.
Così non è. Finora si è puntato all’immagine, alla foto sul giornale. Non si è fatto un piano per la pulizia e, soprattutto, non si è fatto un piano per eliminare radicalmente il guano di piccione, che non si può semplicemente rimuovere (il giorno dopo si va punto a capo): va studiata una soluzione per limitare la popolazione dei volatili. Ancora peggio: non esiste al momento un progetto per il recupero degli edifici pericolanti. Ora io capisco la smania di far vedere che si lavora, diffondendo notizie su gruppi di turisti che vengono in visita a Montegranaro. Lo so che ci vengono, ce li porto da cinque anni e se oggi ci vengono, consentitemelo, è anche e soprattutto perché negli ultimi cinque anni c’è chi ha lavorato sodo per promuovere Montegranaro. Però io sono stato e sono tuttora costretto ad evitare le zone più degradate nelle visite che la mia associazione organizza. Lo è anche l’assessore, evidentemente, solo che questo appare quantomeno risibile proprio per il suo doppio ruolo. Anche l’assessore al turismo della vecchia amministrazione era a conoscenza del problema. Lui però non era anche assessore al centro storico e soprattutto non ha mai avuto velleità di fare il cicerone. Forse un po’ di sobrietà, un po’ di concretezza e soprattutto il coraggio di mettere in campo qualche idea propria piuttosto che pascolare sulle altrui fatiche non sarebbe male.

Luca Craia

giovedì 5 giugno 2014

Noi Marche. E Montegranaro dov’è?





C’è un buco nel manifesto di Noi Marche Beach, l’evento previsto a Porto Sant’Elpidio dove le pro loco dei comuni aderenti al progetto “Noi Marche” si ritrovano per offrire un pomeriggio a turisti e residenti. È un buco che non si vede ma si nota. È il buco relativo alla presenza di Montegranaro. Montegranaro non c’è. E qui mi pongo degli interrogativi, ognuno dei quali ha una risposta che non mi piace.
Ma prima definiamo cos’è Noi Marche. È un progetto nato “per difendere, abbracciare, salutare e arridere ai viandanti che nasce NOI MARCHE. 14 Comuni che difendono e valorizzano il territorio, che accolgono il visitatore con l’abbraccio del confort delle loro strutture, che arridono al turista con il piacere del cibo e le iniziative di svago e di cultura. Tutto questo è NOI MARCHE....UNITI PER OSPITARVI”. Così recita l’incipit del volantino che viene distribuito nelle strutture ricettive, nelle agenzie e in tutti i luoghi dove si possano intercettare turisti e viaggiatori interessati a scoprire la nostra regione. Montegranaro è uno dei comuni fondatori di questa associazione, un’operazione fortemente voluta dall’allora assessore al turismo Salvatore La Porta, un’iniziativa lodevolissima che l’anno scorso portò diversi visitatori a Montegranaro, visitatori poi accompagnati e serviti da Arkeo.
Perché Montegranaro non c’è in questa iniziativa? Non fa più parte del progetto Noi Marche? Se sì, perché? Fa ancora parte ma non è stato invitato? Forse per via del commissariamento? Ci sarà pur stato un referente in comune. C’è pur sempre la Pro Loco. Perché la Pro Loco di Montegranaro fa una festa al parco fluviale proprio nel giorno in cui Noi Marche fa festa a Porto Sant’Elpidio? Non ne sapeva nulla? Non se ne è interessata? Si è messa in contrapposizione?
Le risposte agli interrogativi posti sopra le tralascio. Ma faccio un’unica triste considerazione: Montegranaro continua nella sua autarchia suicida, si chiude dentro le proprie mura e vuole fare da sola. Non comunica, non si interfaccia, non si mette in rete con gli altri. Così rischiamo di rimanere fuori dai giochi. Gli altri si attrezzano per il turismo e noi rimaniamo al palo. Gli altri creano una nuova economia e noi restiamo fermi a fare solo scarpe. Gli altri si evolvono culturalmente, noi, con centinaia di associazioni culturali, nonostante un’attività forte in ambito associativo, non riusciamo a decollare. Così è tutto sterile, anche gli sforzi che Arkeo sta facendo per portare turisti a Montegranaro. Non ci crediamo? Non capiamo quanto questo sia importante? Sono errori gravissimi che pagheremo cari in futuro. Svegliamoci.

Luca Craia