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lunedì 19 dicembre 2016

Sorpresa! I Fermani eleggono Moira Canigola Presidente.



Sorpresa sorpresa! E chi se lo aspettava? Moira Canigola è il nuovo Presidente della Provincia di Fermo. Addirittura si parla di plebiscito! Milioni, ma che dico, miliardi di Fermani hanno votato il Sindaco di Monte Urano come successore di Aronne Perugini. Come dici? Tu non l’hai votata? E vabbè, nel plebiscito il tuo voto non c’è, è solo un voto. Ah, non l’ha votata nessun cittadino? Allora come sarebbe, plebiscito? 263 voti? E lo chiamiamo plebiscito? Ah… i cittadini non potevano votare. Quindi non è un plebiscito, è un politiciscito. Ma poi, scusate, ma la provincia non era stata abolita? Ah… solo il voto, non la provincia. Beh… festeggiamo!

Luca Craia

giovedì 24 novembre 2016

Il Natale che non ti aspetti: iniziativa pesarese poco generosa e priva di tatto.


Daniele Tagliolini, Presidente della Provincia di Pesaro-Urbino

Un’iniziativa nata “per rilanciare un’azione condivisa a favore dell’economia del territorio provinciale e per dare un’immagine rassicurante ai turisti che vorranno visitare i nostri bei paesi, che fortunatamente non sono stati colpiti dal terremoto”. Sono le parole di Daniele Tagliolini, Presidente della Provincia di Pesaro-Urbino in quota PD, per presentare “Il Natale che non ti aspetti”, il cartellone di eventi natalizi della provincia più a nord della Marche.
E in effetti mi aspettavo un Natale di verso da dei Marchigiani fortunati, che non hanno dovuto subire i danni, le morti e le conseguenze nefaste sull’economia che il terremoto ha portato alla parte sud della Regione. Mi sarei aspettato solidarietà, vicinanza, qualche iniziativa di supporto morale ma anche economico per le popolazioni colpite e martoriate da mesi di scosse e movimenti.
Invece dobbiamo leggere queste parole fredde, taglienti, che a me, francamente, fanno davvero rabbia. Perchè è in questi casi che si evidenzia l’accezione negativa che è anche la peculiarità della nostra Regione: il nome plurale. Ci sono tante Marche e purtroppo sembra siano slegate tra loro. Le parole di Tagliolini non lasciano dubbi.

Luca Craia

mercoledì 19 ottobre 2016

La Provincia che mette le toppe e se ne vanta



Percorro la Provinciale 219 “Ete Morto”, meglio nota come “Mezzina”, tutti i giorni più volte al giorno e posso dire che, oramai, ne conosco a memoria buche e avvallamenti. È per questo che credo di avere cognizione di causa quando dico che la Provincia di Fermo, affermando di mettere in sicurezza la strada col tipo di intervento che è stato messo in atto in questi giorni, millanta. Del resto era prevedibile: 300.000 Euro per sistemare una strada importante, lunga, che presenta enormi e gravissime criticità, sono una goccia nel mare. È come affermare di ristrutturare casa tinteggiando il bagno.
I lavori che stanno facendo sono utili senz’altro, ma risolvono solo alcune problematiche ben localizzate. Ben vengano quindi, ma non si parli di messa in sicurezza. Siamo di fronte a un semplice intervento di ordinaria manutenzione. Poi, che l’ordinaria manutenzione non si faccia più e quindi, quando la si fa, diventi straordinaria è un altro discorso. Ma, fare ripetuti comunicati vantandosi di una cosa che non è, significa prendere per i fondelli i cittadini.
Mettere in sicurezza la Mezzina significa qualcos’altro. Significa rifare totalmente il manto stradale partendo dalla massicciata in quanto gli avvallamenti, per quanto asfaltati di nuovo, a breve si ripresenteranno senza un intervento strutturale sottostante. E non basta certo mettere una toppa qua e una là, bisogna rifare l’asfalto dall’inizio alla fine perché quello che c’è è vecchio di decenni, logoro, viscido e pericoloso.
Mettere in sicurezza la Mezzina significa soprattutto rendere meno pericolosi gli incroci, in particolare intersezione tra la stessa e la strada per Torre San Patrizio e quella con l’Elpidiense, luoghi dove gli incidenti sono frequentissimi e, purtroppo, spesso con conseguenze nefaste. Significa installare delle rotatorie, creare delle soluzioni che rallentino la corsa delle auto e salvino la vita alle persone.
Mettere in sicurezza la Mezzina, è un’altra cosa rispetto a quella che si sta facendo. Quello che si sta facendo va benissimo, ma è la normalità, la quotidianità, l’ordinario. Non si fanno comunicati stampa per l’ordinario, non credo che il Presidente comunichi alla stampa se ha comprato la carta per le stampanti degli uffici provinciali o se ha regolarmente pagato gli stipendi. Pagare gli stipendi è normale e anche tenere in ordine le strade lo è. Non facciamo confusione. Non prendiamo in giro i cittadini.

Luca Craia