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giovedì 13 ottobre 2016

I cercatori di solidarietà che non ne danno. Perché Montegranaro è amministrata male.



Un piccolo episodio, sostanzialmente irrilevante, che mi è capitato ieri e che ha ispirato una delle 70/80 riflessioni che faccio quotidianamente per tenermi in forma. Ve lo racconto perché, secondo me, anche da qui si capisce perché Montegranaro è amministrata così male e, per il solito gioco del riflesso tra microcosmo e macrocosmo, pure l’Italia è messa come è messa probabilmente anche per questo motivo.
Fiera di San Serafino, un commerciante lamenta sul Facebook che le bancarelle hanno chiuso completamente l’accesso al suo negozio. Ha pienamente ragione a lamentarsene, un esercizio commerciale stanziale deve essere tutelato anche durante la fiera patronale, non bisognerebbe nemmeno doverci ragionare. Io non ho contatti con questa persona, proprio non la conosco, per cui una mia amica mi tagga sotto il post invitandomi a farci un pensiero. Io commento e la butto sul ridere, dicendo che i commercianti montegranaresi vengono puniti perché firmano le petizioni, riferendomi alla famosa petizione firmata da 132 commercianti per far cambiare idea all’Amministrazione Comunale sul progetto di viale Gramsci. È evidente, credo, che stessi manifestando solidarietà al commerciante che protestava per la fiera, ma questi mi risponde apostrofandomi e dicendo di non aver firmato alcuna petizione e che dovevo astenermi dal mettere in giro chiacchiere sul suo conto (io metto in giro chiacchiere, sic). Provo a spiegare che stavo solo scherzando ma il commerciante continua affermando di non firmare petizioni in quanto ignorante in materia per cui non si esprime quando gli altri vogliono cambiare qualcosa. Il concetto non è espresso in maniera molto chiara ma mi pare di capirne il senso: io non firmo perché, tutto sommato, non mi interessa; non ci capisco e non ho voglia di impegnarmi per capirci.
Quindi, nel caso di viale Gramsci, dove la petizione è stata firmata da numerosi commercianti che non sono direttamente interessati al problema ma che lo hanno fatto sia per solidarietà verso chi, invece, ne viene toccato sia perché lo ritenevano giusto, il commerciante in questione non ha firmato perché non ha ritenuto di essere solidale con gli altri e non ha voluto perdere tempo per capire di cosa si trattasse.  Però incassa volentieri la solidarietà espressagli dai tanti che hanno commentato il suo post, scritto apposta per incassare solidarietà. Quindi: bene la solidarietà a me ma non chiedetemene.
Conclusione: se tutti ci comportassimo come il protagonista di questo piccolo irrilevante aneddoto, saremmo nei guai e, in effetti, siamo nei guai, perché ho il sentore che siano in molti a comportarsi come il protagonista di questo piccolo irrilevante aneddoto. A Montegranaro non c’è coesione, lo dico da anni, se volete ricomincio con la lista degli esempi, ma questo episodio mi pare emblematico. E chi governa, con questo stato di cose, fa come gli pare.

Luca Craia

venerdì 2 settembre 2016

Perugini non si fida e fa il porta a porta



A mio giudizio sono sconcertanti le dichiarazioni dell’assessore Perugini, quando afferma di voler passare porta a porta tutti i commercianti che hanno firmato la petizione sul progetto di viale Gramsci. Innanzi tutto il nostro assessore ai lavori pubblici mette in dubbio l’onestà di chi ha raccolto le firme, cosa gravemente offensiva. Io faccio davvero fatica a pensare, per esempio, a una Laura Bisacci, persona integerrima proveniente da famiglia integerrima, che si mette a falsificare le firme. Faccio anche fatica a capire come la cosa possa essere balenata in mente all’assessore.
Ma è grave anche l’atteggiamento: la figura istituzionale che passa porta a porta i negozi di Montegranaro per chiedere se sia vero o no che abbiano firmato la petizione. Sembra un voler far pesare il proprio ruolo istituzionale, sembra un tantino minaccioso, intimidatorio. Sembra, per carità. Sono sicuro che Perugini non intenda intimidire nessuno, mica siamo a Corleone. Però l’atteggiamento non è bello, non è da figura istituzionale super partes, che amministra con la serenità dovuta. Io non credo che lo farà, ma se mai lo facesse sarebbe davvero una brutta pagina della nostra politica nostrana.

Luca Craia

sabato 30 luglio 2016

Viale Gramsci, la petizione va anche online. Incontro tra Laura Bisacci, Cesetti e Tarantini.



Sono 131 i commercianti che hanno firmato la petizione del Comitato Buon Senso, contrario al progetto di ristrutturazione di viale Gramsci e zone limitrofe perché convinto che questo sia dannoso per gli interessi di chi opera economicamente a Montegranaro nonché per tutto il centro del paese. A queste si stanno aggiungendo quelle degli ambulanti del mercato del martedì (al momento hanno firmato una ventina di titolari di bancherelle) anche loro preoccupati per le conseguenze del progetto "Perugini" e molti altri cittadini che stano sottoscrivendo l’istanza diretta al Sindaco presso la Farmacia Bisacci.
Nel frattempo Laura Bisacci, in rappresentanza dei commercianti coinvolti e del Comitato, ha incontrato ieri il Presidente della Confcommercio Marche, Riccardo Tarantini e l’assessore regionale al bilancio, Fabrizio Cesetti. Un incontro proficuo, racconta la Bisacci, in cui le problematiche sono state illustrate e comprese. Si spera, quindi, in un interessamento anche a livelli istituzionali superiori.
Intanto si rafforza la raccolta delle firme con la pubblicazione della petizione sulla piattaforma Change, tramite la quale si potrà firmare anche online, da casa e con pochi click.

Luca Craia