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venerdì 14 marzo 2014

La dama bianca e il Popolo della Libertà di fare come ci pare.



Pensare a una donna, inserita in un contesto di potere tanto da essere spudoratamente sfoggiata dal Presidente del Consiglio (fortunatamente ex) in un incontro internazionale, che si porti a spasso in valigia 24 chili di cocaina così, come fosse la farina per la pizza ti fa credere che stiamo parlando di una deficiente, delinquente ma deficiente. Invece, a pensarci bene e conoscendo certi ambienti, appunto, di potere, la spiegazione potrebbe essere un’altra, ossia che siamo di fronte all’ennesimo episodio di deriva da delirio di onnipotenza, la conseguenza estrema della Milano da bere, il risvolto ultimo della filosofia dell’estrema libertà intesa, per citare Guzzanti, come “facciamo un po’ come cazzo ci pare”, tanto non ci può fare niente nessuno. È lo stesso concetto che Berlusconi ha sempre adottato e promulgato, assimilato anche a livelli estremamente periferici da politicucci locali e satrapetti da quattro soldi, che ora beccano sorpresi avvisi di garanzia e condanne con lo stupore di chi è convinto di non aver fatto niente di male, di aver solo esercitato la propria libertà di fregarsene delle regole.

Luca Craia