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lunedì 9 gennaio 2017

Corriera a porte aperte alle 7 del mattino



Per carità, le cose si rompono e ci sono guasti imponderabili. Ma mettere a rischio salute e vita stessa di decine di ragazzi mi pare davvero incredibile. È successo stamattina, sull’autobus di linea della Steat che collega Montegranaro a Fermo delle ore 7,00, un mezzo affollato di giovani studenti. È proprio uno studente a segnalarmi il fatto. La porta centrale del mezzo si è rotta ed è rimasta aperta. L’autista ha cercato in ogni modo di chiuderla ma non ci è riuscito. L’autobus, quindi, è partito con una decina di minuti di ritardo per Fermo con la porta aperta. Ovviamente questo è pericoloso per la sicurezza dei ragazzi, visto che ci vorrebbe poco per cadere di sotto. Ma a quell’ora c’erano temperature polari, la strada “mezzina” era tutta ghiacciata. Immaginate cosa ha significato per gli studenti viaggiare in quelle condizioni.
Non è la prima volta che la Steat fa viaggiare gli studenti in condizioni precarie, ricordiamo l’anno scorso l’autobus danneggiato dai vandali che è comunque partito anche se pieno di polveri presumibilmente pericolose. Considerando il prezzo dell’abbonamento che sembra non sia nemmeno congruo al chilometraggio effettivo, credo che l’azienda dovrebbe quantomeno porre maggiore attenzione alla sicurezza dei ragazzi, attendendo magari un interessamento del Comune di Montegranaro che è azionista della società di trasporti ma non fa nulla per tutelare i propri cittadini.

Luca Craia                                                

sabato 30 aprile 2016

Steat – caso tariffe. Mozione di Marzia Malaigia. Il suo comunicato



La Lega Nord Marche torna sul problema delle tariffe degli autobus della Steat della provincia di Fermo. Già con un'interrogazione era stato affrontato il problema in Consiglio Regionale, ma la risposta dell'assessore ai trasporti Sciapichetti è risultata quanto mai insoddisfacente.
Il consigliere regionale Marzia Malaigia non intende mollare la presa su questa vicenda: si tratta di una questione di equità. Le tariffe attuali del trasporto bus extraurbano si basano su di una rete stradale vecchia, che non tiene conto della "Mezzina" e pertanto della diminuzione della percorrenza chilometrica degli autobus.
Vero è che la competenza sulla revisione delle tariffe spetta alle province, ma la Regione, in caso di reiterata omissione, deve esercitare il potere sostitutivo voluto anche dalla legge regionale in materia. Di qui la mozione a firma Marzia Malaigia poi sottoscritta anche dagli altri consiglieri regionali della Lega Nord Marche, Sandro Zaffiri e Luigi Zura Puntaroni.
Nella mozione si evidenzia il fatto che la differenza tra la fascia stabilita dalla Provincia e quella reale, dovuta quest'ultima alla percorrenza dei mezzi nella strada conosciuta come “Mezzina”, è pari a quasi 70 euro a testa, che ricadono sull'economia familiare.
Con questo atto la Lega Nord Marche intende impegnare l'assessore competente e la Giunta Regionale tutta, nel ripristinare le condizioni di equità nel trattamento tariffario per gli studenti e i pendolari della tratta Montegranaro-Fermo, adeguando la classe di tariffa al reale percorso dei mezzi (pertanto dalla tariffa numero 4 alla tariffa numero 3).
Si chiede inoltre di far riconoscere l'idoneità del percorso, delle variazioni dello stesso e dell'ubicazione delle fermate, nonché migliorare la sicurezza dei passeggeri, molti di questi giovani studenti.
La Malaigia chiede inoltre all'assessore di riferire sul nuovo protocollo d'intesa con le aziende di trasporto in materia di controlli e sicurezza con relativo collegamento con le forze dell'ordine. Un ulteriore impegno, afferma la Malaigia, sarà quello di verificare se ci sono casi analoghi in altre tratte della Regione al fine dell'applicazione delle dovute reali tariffe.

martedì 1 settembre 2015

Aumenti Steat, disservizi e Comune silenzioso.



Oggi aumentano le tariffe Steat. Con i prezzi dei carburanti in ribasso, gli stipendi fermi e un’economia stagnante non si capisce proprio come mai si debbano fare degli aumenti tariffari sui trasporti, specie a ridosso dell’inizio dell’anno scolastico, ma questo è quanto. Del resto la Steat è azienda privata, anche se a partecipazione pubblica, e il suo Cda è libero di decidere come meglio crede, con l’avallo della Regione Marche. E, a quanto pare, la Regione Marche, retta da un governo di centro-sinistra, avalla volentieri perché, probabilmente, ritiene che questi aumenti tutelino le classi meno abbienti, quelle che, appunto, utilizzano i mezzi pubblici.
Ancora una volta il Comune di Montegranaro tace. Pur essendo il Comune che partecipa alla Steat con il maggior numero di abitanti (tolto Fermo), e pur avendo (ma ce l’ha?) un rappresentante nel Consiglio di Amministrazione, il Comune di Montegranaro non muove una paglia per tutelare i propri cittadini. Non lo ha mai fatto nemmeno in passato, quando i nostri ragazzi venivano ammassati come bestie su carri bestiame o per controllare il calcolo dell’inquadramento della tratta che, a mio parere, è sbagliato per eccesso (vedi articolo http://laperonza.blogspot.it/2015/05/quanto-paghiamo-in-piu-per-andare-fermo.html) e, quindi, stiamo già pagando più del dovuto.
Quindi dovremo digerire anche questo aumento. E non ne chiederemo conto ai nostri amministratori perché, si sa, chiedere conto, protestare, far valere le proprie ragioni oggi a Montegranaro equivale a schierarsi contro, anche se contro non si è ma si manifesta solo un malessere. E andare contro alla nuova politica, credetemi, non è affatto facile. Anzi, direi che è pericoloso.

Luca Craia