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giovedì 22 dicembre 2016

La conferenza stampa di fine anno più pazza del mondo



Sembra un numero da cabaret, un pezzo del Saturday Night Show, una gag di Zelig e invece è la conferenza stampa di fine anno dei nostri amministratori pubblici montegranaresi che, con scarsa memoria delle dichiarazioni passate e una sfacciataggine da capogiro, hanno infilato una battuta dopo l’altra e una più esilarante dell’altra. Solo che, quando ti accorgi che non sono battute, smetti di ridere. Vediamole:

Siamo tra i Comuni con il maggior numero di controlli eseguiti (Ediana Mancini). Vero, ma a fare i controlli ci sono andati gli architetti.
C'è un grande progetto di miglioramento sismico della scuola di Santa Maria” (Ediana Mancini). Ma lo realizziamo con molta calma, senza fretta. E se intanto viene un terremoto, pazienza.
“Non abbiamo fatto mancare contributi a quelle realtà che da un punto di vista culturale e sociale meritano attenzione, senza favorire nessuno ma valutando oggettivamente il lavoro svolto”. Quindi, di realtà che meritano, tra decine di associazioni, ce ne sono solo due o tre. Le altre sono inutili. Prendiamo nota.
“Dovremmo lavorare molto, ad esempio, sulle strade rurali” (Ediana Mancini). Assolutamente. E sarebbe ora, visto che in due anni e mezzo non si è fatto proprio niente, lasciando le strade rurali in uno stato di abbandono totale.
“(Aronne Perugini, ndr) avrebbe meritato un maggior sostegno in termini di voto da parte del nostro Consiglio comunale e ritengo che sia stata un'occasione che qualche nostro collega ha perso” (Ediana Mancini). Esattamente la stessa occasione persa quando la maggioranza ha fatto campagna elettorale contro Gastone Gismondi, candidato alle regionali. Paro paro. Solo che la Regione conta un po’ di più rispetto alla Provincia.
“Finora abbiamo fatto due esternalizzazioni: nel 2015 per la gestione privata dell'asilo nido, con i genitori molto soddisfatti, mentre nel 2016 per la nuova raccolta differenziata e per i servizi cimiteriali” (Endrio Ubaldi). Tutta roba costata molto di più che in passato i cui benefici ancora non li abbiamo visti. E le esternalizzazioni, quelle elencate dal Vicesindaco, sono tre e non due. L’assessore al bilancio deve fare meglio i conti.
“Per il sistema di videosorveglianza da novembre 2014 ad oggi abbiamo messo 40 videocamere e al massimo entro le prime settimane del 2017 altre verranno posizionate in vari punti della città” (Endrio Ubaldi). Tante telecamere ma gli atti criminali aumentano. E come si spiega? Non sarà che non funzionano a dovere?
“Si parla molto di sanzioni, ma ci tengo a dire che noi facciamo solo attività di prevenzione, non facciamo cassa come accade altrove e non facciamo opere pubbliche con gli introiti delle multe” (Endrio Ubaldi). Caro Ubaldi, la prevenzione va bene, anche se i risultati lasciano molto a desiderare. Ma le multe servono anche per educare. Queste parole sanciscono che a Montegranaro possiamo fare quello che ci pare e solo pochi sfortunati prendono la multa.
“Questo distretto (…) non è stato inserito tra quelli in crisi, ma dovremmo fare in modo che si aprano gli occhi anche su di noi” (Giacomo Beverati). Infatti sarebbe ora che vi facciate sentire dai vostri omologhi in Regione e al Governo. Le coalizioni sono le stesse, solo che, finora, non vi hanno calcolato.
“Su turismo e cultura sono più che soddisfatto, il progetto c'è e si vede” (Giacomo Beverati). Ma davvero? E dov’è?
“Abbiamo riaperto il cinema” (Giacomo Beverati). Il cinema è chiuso. C’è un ciclo di cineforum curato da un’associazione che ha chiesto l’utilizzo della sala. Finito il cineforum in cinema chiude, Perché l’amministrazione comunale, tra i tanti soldi buttati via tra elargizioni e regalie ad associazioni amiche, non ha trovato le risorse per comprare i macchinari per la proiezione digitale.
“Ottima la programmazione anche per il Natale, con l'aiuto delle associazioni cittadine ed incentrata sul tema delle luci” (Giacomo Beverati). Quindi contano solo le associazioni che hanno fatto le luci. Le altre che si fanno il mazzo è come se non ci fossero.
“Questione centro storico: sicuramente è più pulito e abbiamo fatto lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria” (Giacomo Beverati). In effetti è un po’ più pulito, ma solo grazie alla buona volontà dell’operatore. In quanto ai lavori di manutenzione, non ho capito a cosa si riferisca l’assessore.
“È partita la casa a 1 euro” (Giacomo Beverati). Sì, e ancora deve tornare. Una sola casa e i lavori sono fermi causa un problema tra privati nel quali il Comune non è riuscito a fare da paciere, anzi, si è schierato con una parte che non è quella che ha comprato la casa a 1 Euro. Logica.
“…non solo non c'è una nuova antenna a ridosso delle abitazioni, ma non abbiamo nemmeno quella vecchia. È andato tutto esattamente come l'Amministrazione aveva detto, lavorando seriamente a livello di uffici” (Aronne Perugini). Questa è la barzelletta delle barzellette, una questione in cui l’Amministrazione ha perso la faccia, si è comportata scompostamente, stava lasciando la cittadinanza in balia del gestore telefonico senza colpo ferire finchè non se ne è accorta la cittadinanza stessa (tramite questo blog) e l’opposizione ha fatto una dura battaglia per eliminare ogni pericolo. I meriti sono tutti dell’opposizione e l’Amministrazione Comunale, su questo argomento, può solo tacere e vergognarsi.
“… (su viale Gramsci, ndr) possiamo dire che anche su questo siamo arrivati ad una situazione condivisa” (Aronne Perugini). Condivisa da chi? Si è parlato di progetti definitivi che poi diventavano provvisori e, a tutt’oggi, ancora non si sa quale sia il progetto approvato. I cittadini non sono stati informati ma si parte a febbraio coi lavori. Trasparenza e partecipazione.
Ci sarebbe molto altro da dire ma mi fermo qui. Del resto di cose ne abbiamo dette molte nel corso di questo anno e, a quanto vedo, ne avremo molte da dire nel corso del prossimo. Rimanete sintonizzati.



Luca Craia

lunedì 7 dicembre 2015

Il Presepe tra fede e tradizione



Iniziativa collaterale al Presepe Vivente ma non di minore importanza è l’incontro, organizzato dall’Ente Presepe in collaborazione con l’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, dal titolo “Il Presepe tra fede e tradizione”. L’idea nasce dalla volontà di approfondire la conoscenza del presepe stesso e del suo “inventore”, San Francesco di Assisi in vista della grande rappresentazione che si terrà a Montegranaro il 26 e il 27 dicembre prossimi.
Il simposio, a carattere religioso ma impostato in maniera laica, sarà condotto da Mauro Lucentini, presidente dell’Ente Presepe, e vedrà la partecipazione del Delegato della Metropolia di Fermo dell’Ordine Equestre dei Cavalieri del Santo Sepolcro di Gerusalemme, Giovanni Martinelli, e di Fra Fabio Maria Furiasse, responsabile dei beni culturali dei Frati Minori Cappuccini della Provincia Picena.
Un incontro che promette di essere estremamente interessante al quale le associazioni montegranaresi che compongono l’Ente Presepe tengono a invitare tutta la cittadinanza. L’appuntamento è per giovedì prossimo, 10 dicembre, alle ore 21.15 presso l’Oratorio San Giovanni Battista di Montegranaro. Non mancate.

Luca Craia

martedì 26 maggio 2015

Con Christiane Delplace un incontro alto e piacevole



È stato un momento elevato di cultura per Montegranaro quello avvenuto domenica 24 maggio all’oratorio San Giovanni Battista con l’archeologa Christiane Delplace. L’insigne studiosa, che ha diretto gli scavi della missione francese a Palmira oltre che aver studiato a fondo quelli di Urbs Salvia, ci ha raccontato il suo lavoro e quello svolto nel corso degli anni nella meravigliosa città siriana, patrimonio dell’umanità.
La Delplace è stata molto dettagliata nel descrivere le peculiarità storico-architettoniche del preziosissimo sito archeologico, contestualizzando il tutto sul piano storico ed evidenziando come le diverse culture abbiano influenzato la costruzione della città. Momenti di commozione nelle considerazioni legate all’attualità, con il rischio di distruzione molto concreto ma anche la sospensione di tutte le missioni archeologiche dovuto alla guerra civile siriana.
Un bel pubblico, numeroso e attento, composto da appassionati e da operatori, ha seguito con piacere la lectio magistralis della professoressa, che si è concluso, come d’obbligo, con una visita approfondita della chiesa di Sant’Ugo, dove Christiane Delplace non era mai entrata e dove è rimasta estremamente colpita dalla bellezza degli affreschi e dall’unicità del luogo. La collaborazione tra Arkeo e la studiosa belga non termina qui ma proseguirà con altri incontri e con rapporti di consulenza, arricchendo la già fitta rete di collaborazioni che Arkeo sta intessendo per far crescere il territorio.

Luca Craia