Visualizzazione post con etichetta commercianti. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta commercianti. Mostra tutti i post

mercoledì 26 ottobre 2016

Centro storico: il bonus commercianti di Beverati dimenticato



Non è stato rinnovato per il 2016, almeno fino a oggi, il bonus per l’apertura di nuove attività nel centro storico e zone limitrofe di Montegranaro. L’iniziativa era partita nel 2014 dallo stesso assessore al commercio e al centro storico, Giacomo Beverati, e prevedeva un piccolo aiuto, 500 Euro, per chi aprisse, nell’anno 2015, un nuovo esercizio commerciale o artigianale all’interno di una lista di vie che comprendeva tutto il centro storico e alcune zone immediatamente adiacenti, come viale Gramsci, largo Conti e via Di Battista. Il primo anno l’iniziativa ebbe scarso successo e l’unica attività a usufruirne fu la parrucchieria aperta in viale Gramsci. Per l’anno 2016 l’assessore aveva promesso un nuovo bando ma, a tutt’oggi, non lo abbiamo visto. Non che quest’anno siano state aperte tante attività, credo soltanto una, ma forse l’incentivo avrebbe potuto rendere più agevole qualche nuova iniziativa. Ci sono ancora due mesi per emettere il bando ma certo che, per il 2016, ormai possiamo archiviare la cosa.
Non che il bonus di Beverati possa essere una soluzione valida all’abbandono commerciale del paese antico, anzi, credo sia un palliativo se non dannoso sicuramente inutile, ma la maniera in cui è stato gestito è sintomatica dell’impegno e della coerenza che si mette nella gestione politica delle problematiche legate al centro storico.

Luca Craia

giovedì 13 ottobre 2016

I cercatori di solidarietà che non ne danno. Perché Montegranaro è amministrata male.



Un piccolo episodio, sostanzialmente irrilevante, che mi è capitato ieri e che ha ispirato una delle 70/80 riflessioni che faccio quotidianamente per tenermi in forma. Ve lo racconto perché, secondo me, anche da qui si capisce perché Montegranaro è amministrata così male e, per il solito gioco del riflesso tra microcosmo e macrocosmo, pure l’Italia è messa come è messa probabilmente anche per questo motivo.
Fiera di San Serafino, un commerciante lamenta sul Facebook che le bancarelle hanno chiuso completamente l’accesso al suo negozio. Ha pienamente ragione a lamentarsene, un esercizio commerciale stanziale deve essere tutelato anche durante la fiera patronale, non bisognerebbe nemmeno doverci ragionare. Io non ho contatti con questa persona, proprio non la conosco, per cui una mia amica mi tagga sotto il post invitandomi a farci un pensiero. Io commento e la butto sul ridere, dicendo che i commercianti montegranaresi vengono puniti perché firmano le petizioni, riferendomi alla famosa petizione firmata da 132 commercianti per far cambiare idea all’Amministrazione Comunale sul progetto di viale Gramsci. È evidente, credo, che stessi manifestando solidarietà al commerciante che protestava per la fiera, ma questi mi risponde apostrofandomi e dicendo di non aver firmato alcuna petizione e che dovevo astenermi dal mettere in giro chiacchiere sul suo conto (io metto in giro chiacchiere, sic). Provo a spiegare che stavo solo scherzando ma il commerciante continua affermando di non firmare petizioni in quanto ignorante in materia per cui non si esprime quando gli altri vogliono cambiare qualcosa. Il concetto non è espresso in maniera molto chiara ma mi pare di capirne il senso: io non firmo perché, tutto sommato, non mi interessa; non ci capisco e non ho voglia di impegnarmi per capirci.
Quindi, nel caso di viale Gramsci, dove la petizione è stata firmata da numerosi commercianti che non sono direttamente interessati al problema ma che lo hanno fatto sia per solidarietà verso chi, invece, ne viene toccato sia perché lo ritenevano giusto, il commerciante in questione non ha firmato perché non ha ritenuto di essere solidale con gli altri e non ha voluto perdere tempo per capire di cosa si trattasse.  Però incassa volentieri la solidarietà espressagli dai tanti che hanno commentato il suo post, scritto apposta per incassare solidarietà. Quindi: bene la solidarietà a me ma non chiedetemene.
Conclusione: se tutti ci comportassimo come il protagonista di questo piccolo irrilevante aneddoto, saremmo nei guai e, in effetti, siamo nei guai, perché ho il sentore che siano in molti a comportarsi come il protagonista di questo piccolo irrilevante aneddoto. A Montegranaro non c’è coesione, lo dico da anni, se volete ricomincio con la lista degli esempi, ma questo episodio mi pare emblematico. E chi governa, con questo stato di cose, fa come gli pare.

Luca Craia

domenica 9 ottobre 2016

La giunta approva il progetto definitivo ma non lo dice al Consiglio Comunale e ai commercianti



Suona un po’ da presa per i fondelli, anzi, qualcosa in più di un po’, la pubblicazione, in realtà intempestiva, sull’Albo Pretorio del Comune di Montegranaro della Deliberazione numero 137 del 22 settembre scorso. Si tratta dell’approvazione da parte della Giunta Mancini del progetto definitivo per la sistemazione di viale Gramsci e largo Conti. E qui uno non capisce: come sarebbe definitivo? Ma ai commercianti è stato detto che si poteva ragionare, si poteva modificare il progetto. E questo è stato detto dopo il 22 settembre, così come, nella seduta del Consiglio Comunale di venerdì scorso, quindi molto dopo l’approvazione del progetto, è stato detto ai Consiglieri che ancora non si sapeva quando sarebbe avvenuta l’approvazione, mentre tutto era già accaduto, scritto nero su bianco sulla delibera.
Come mai la delibera viene pubblicata solo dopo il Consiglio Comunale? Come mai arriva a casa dei Consiglieri di opposizione solo dopo il Consiglio Comunale? Come mai sulla pagina Facebook del Comune non se ne parla? Qui ci vorrebbe uno di quei bei comunicati dell’Istituto Luce Comunale per spiegare ai cittadini perché io, francamente, mi sento preso in giro e non riesco proprio ad abituarmi alle continue menzogne che ascolto da chi amministra la città. Spero di leggere spiegazioni convincenti.

Luca Craia