Visualizzazione post con etichetta carlo pirro. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta carlo pirro. Mostra tutti i post

lunedì 6 giugno 2016

Un Consiglio Comunale per l’Avis


Il Presidente dell'Avis, Dino Pesci con un donatore

È fissata per sabato 11 giugno alle ore 10,00 in prima convocazione la prossima seduta del Consiglio Comunale di Montegranaro. Si tratta di un orario particolare, non usuale, e questo è dovuto al fatto che non si celebrerà una seduta normale, con una normale discussione politica, ma si festeggeranno l’Avis e i suoi donatori per l’annuale Festa del Donatore. Verranno così consegnate le benemerenze del 2016 e ci sarà occasione per parlare della cultura del dono, argomento importante specie a Montegranaro dove ancora non si riesce ad emettere carte di identità che riportino la volontà del titolare di donare gli organi. Al termine ci sarà un rinfresco.
Prima di festeggiare giustamente l’Avis, però, ci sarà il tempo per un passaggio politico importante, ossia la surroga del consigliere dimissionario del Movimento 5 Stelle, Carlo Pirro, che ha lasciato il suo seggio rispettando una regola interna al Movimento montegranarese che prevede un anno di consiliatura per ogni elemento in lista. Pirro sarà sostituito da Endrio Pavoni, dopo la rinuncia di Hairy Tedeschi e Luana Laici che lo precedono come numero di preferenze ottenute nel corso delle ultime amministrative.
Un particolare: la convocazione non è firmata dal Presidente del Consiglio Comunale, Walter Antonelli, bensì dal vicepresidente Chiara Michetti.

Luca Craia

mercoledì 25 maggio 2016

Nuovo avvicendamento nei Cinquestelle montegranaresi. Arriva Pavoni.


Endrio Pavoni con Paola Taverna

È una regola interna che si sono dati i Cinquestelle nostrani, quella di cambiare rappresentante in Consiglio Comunale, quello che loro chiamano “portavoce”, ogni dodici mesi. Così, dopo l’avvicendamento che ha visto la sostituzione del primo eletto il lista, Giovanni Marilungo, con il primo non eletto, Carlo Pirro, ora è la volta di Endrio Pavoni di entrare in Consiglio Comunale.
Quella di giovedì 27 maggio sarà, quindi, l’ultima seduta tra gli scranni dell’opposizione per Carlo Pirro mentre già dal prossimo arriverà Endrio Pavoni. Pavoni, classe 1970, sposato, perito commerciale, è una delle anime del movimento montegranarese e attualmente è quello che segue la comunicazione mediatica del gruppo, ruolo nel quale sarà sostituito proprio da quel Carlo Pirro che rimpiazzerà in Consiglio Comunale.
Carlo Pirro
In realtà prima di giungere a Pavoni ci sono altre due persone con più voti all’attivo, Hairy Tedeschi e Luana Laici, ma entrambe hanno già manifestato la volontà di rinunciare per impegni personali. Toccherà quindi a Pavoni rappresentare le istanze del gruppo dopo che verrà ufficializzata la rinuncia delle due candidate che lo precedono.
Il Movimento 5 Stelle di Montegranaro ha comunque apprezzato il lavoro svolto da Carlo Pirro in questo anno di consiliatura in cui ha rappresentato il movimento puntualmente dando un’immagine pacata ma ferma. Caratterialmente Pavoni è molto differente ma è preparato e ben inserito sia nel gruppo locale che a livello nazionale. Pirro, come già detto, ricoprirà un ruolo attivo nel gruppo per cui, a entrambi, buon lavoro.

Luca Craia

mercoledì 6 aprile 2016

Il Consiglio sull’antenna limita i danni dalla giunta Mancini. Ma non aspettatevi troppo.



È stato un Consiglio Comunale piuttosto pacato e costruttivo quello sull’antennona, nonostante il tema fosse scottante, nonostante una sala gremita di pubblico, nonostante l’incipit velenoso e avvelenato da parte del Sindaco, che ha egregiamente sostituito, in quanto a inopportunità e scarsa lucidità politica, il suo vice per una volta stranamente quanto opportunamente silente. Il Sindaco ha fatto tutto un excursus su quante autorizzazioni siano state date in passato per altre antenne di telefonia cercando di spalmare la responsabilità di questo ultimo caso su tutti i suoi predecessori, dimenticando, per esempio, che lo stesso principe consorte è stato assessore con Basso e che il suo vicesindaco ne era, anche in quel caso, vice. Mi diceva un amico in sala che sembra sia afflitta da una sorta di sindrome professionale da maestra, solo che giustifica l’alunno indisciplinato perché tanto sono indisciplinati tutti.
Ci pensa Perugini a smorzare i toni. Un Perugini vagamente bipolare, che su Facebook digrigna i denti e mostra i muscoli minacciando chiunque soltanto osi criticare, davanti a un pubblico così attento e anche piuttosto nervoso, invece, fa la pecorella, è accondiscendente, possibilista è molto buonista come l’ha stigmatizzato con la sua usuale finezza Gianni Basso. Anche l’opposizione tiene i toni bassi, cerca di evitare lo scontro, c’è in tutti, eccetto il Sindaco, la volontà di giungere a qualche tipo di conclusione, per quanto, dopo che è stato eretto il palo, esista la consapevolezza di quanto la questione si sia fatta complicata.
Così si approva la mozione preparata dalla minoranza. Lo si fa con qualche emendamento che serve più a salvare la faccia dell’amministrazione comunale che a cambiare la sostanza. È una mozione che impegna la maggioranza a muoversi per trovare ogni soluzione possibile, alla luce di ricerche fatte dai tecnici dell’opposizione che hanno riscontrato diverse anomalie sul piano urbanistico. Certo che, con l’antenna già installata, sarà davvero dura.
La maggioranza salva il salvabile per quanto riguarda la propria immagine che, comunque, ne esce piuttosto spezzettata, per dirla in dialetto, sframicata. Hanno pesanti responsabilità i nostri amministratori, prima fra tutte quella di non aver tentato in alcun modo l’approccio privatistico che, forse, sarebbe stato la soluzione più facile, economica, percorribile. Mettere intorno a un tavolo quel Venanzi che è proprietario dell’appezzamento dove insiste la vecchia antenna e la Vodafone non era così difficile. Bastava provarci. E si era ancora in tempo nei giorni scorsi, quando il palo stava ancora lontano da Montegranaro. Invece ora questa strada pare forse la più difficile da percorrere. Ma mai dire mai.
È andata bene quindi alla maggioranza. Potevano uscirne a pezzi se avessero sposato la linea dura del Sindaco. La gente presente era piuttosto agitata. Ed era tanta: il tam tam mediatico ha funzionato nonostante un comitato cittadino piuttosto evanescente, del resto privo di una investitura popolare e quindi poco forte. Giustamente l’opposizione, rafforzata da un SEL che si siede all’estrema sinistra del Sindaco, non ha calcato la mano. Per stabilire le responsabilità e tirare le somme ci sarà tempo più in là. E a quel punto i conti li faremo.

Luca Craia