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venerdì 21 agosto 2020

Chiara Strappa porta 10.000 Euro alla Biblioteca di Montegranaro. Quando l'impegno e la professionalità avvantaggiano una comunità.


Chi conosce Chiara Strappa sa di quale grande professionalità è dotata. La direttrice della Biblioteca Comunale di Montegranaro è riuscita a non far rimpiangere il precedente titolare e fondatore della stessa, al quale La struttura è dedicata, Enzo Conti dimostrando competenza capacità non solo professionali ma anche di relazione col pubblico. Un'ottima professionista, quindi, con una marcia in più: la passione.
È proprio grazie a questa passione e alla dedizione con cui la dottoressa Strappa compie il proprio lavoro che oggi a Montegranaro arrivano  10000 Euro di contributo dallo Stato utilizzabili per acquistare nuovi volumi destinati alla biblioteca. La direttrice è stata attenta nel captare immediatamente la possibilità di concorrere a questa occasione è molto abile nell' inserirsi nella graduatoria. In questo modo Montegranaro arricchisce ulteriormente la propria biblioteca, già tra le più fornite del territorio.
Per fare un buon servizio alla propria comunità occorrono capacità e competenze,  quando a queste si aggiunge l'amore per il proprio lavoro e per la propria comunità, i risultati sono questi. I miei complimenti più vivi a Chiara Strappa e il ringraziamento da cittadino per l'impegno che mette in quello che fa.

Luca Craia 

venerdì 28 ottobre 2016

#ioleggoperchè, nutriamo di libri le scuole



La scuola italiana, si sa, è uno dei rami della pubblica amministrazione più maltrattati, tra gestioni paradossali del corpo insegnante e mancanza cronica di investimenti. Di conseguenza anche quello che dovrebbe essere un elemento fondamentale della didattica, la biblioteca scolastica, in molti plessi sta purtroppo tendendo a scomparire o, quanto meno, soffre enormemente della mancanza della materia prima: i libri.
È per questo che l’iniziativa Io Leggo Perché è nata ed ha avuto enorme successo già dalla prima edizione. Nel 2015 sono stati raccolti e donati alle biblioteche scolastiche italiane ben 240.000 volumi e quest’anno si punta a crescere ulteriormente. Il meccanismo è semplice: si va in una delle librerie convenzionate e si acquista un libro da donare alla scuola. Per ogni libro acquistato gli editori regaleranno un altro volume, raddoppiando la donazione. È un investimento in cultura, in quella cultura di base che serve alla formazione dell’essere umano, a farlo crescere conoscendo e capendo, a evitargli le trappole dell’ignoranza sempre in agguato.
A Montegranaro ci si può recare in viale Gramsci da Idea 3, che ha aderito all’iniziativa, ma ci sono librerie sparse in tutta Italia. I giorni fissati sono sabato 22 a domenica 30 ottobre, quindi l’iniziativa è già in corso e occorre fare in fretta se si vuole essere parte di questo grande e bel progetto.

Luca Craia

venerdì 23 settembre 2016

Il nuovo modo di concepire il lavoro della sinistra montegranarese.



Dopo l’assegnazione dell’incarico di direzione della Biblioteca Comunale, affidato senza trasparenza e senza un criterio di valutazione assoluto, ora vediamo accadere la stessa cosa per l’Informagiovani. Mentre in passato l’ufficio era gestito da dipendenti della società in house Montegranaro Servizi, messa in liquidazione, lo ricorderete, durante il periodo di commissariamento del Comune, oggi a fornire il servizio è un’associazione culturale. L’incarico è stato conferito con determina nr. 1032/2015 ma, stranamente, non ve ne è traccia nell’Albo Pretorio online. Cosa c’è che non va? Da un punto strettamente legale forse nulla, da un punto di vista politico un paio di cose.
Prima di tutto, come dicevamo nell’incipit, l’incarico è stato conferito motu proprio, senza che si sia data pubblicità alla necessità di cercare una collaborazione in modo da consentire anche ad altre realtà di proporsi, esattamente come accaduto anche per la Biblioteca Comunale. Non esiste un criterio oggettivo per valutare le competenze e i requisiti per i quali l’incarico viene affidato, quindi si desume che esso venga conferito sulla base di valutazioni soggettive di chi lo affida. Non mi pare un modus operandi politicamente corretto.
Ma la cosa più grave è sul piano sindacale. Mentre in passato chi si occupava del servizio percepiva uno stipendio e godeva di tutte le tutele previdenziali, oggi il Comune non ha rapporti di lavoro con chi esercita nell’ufficio. Quali tutele esistono? Che tipo di rapporto c’è? Inps? Inail? Anche qui non mi pare un comportamento politicamente ed eticamente corretto. Sulla legalità non spetta a me il giudizio.
Va bene risparmiare i soldi pubblici ma, guardando le cifre con le quali si remunerano i servizi di Biblioteca e Informagiovani, viene il dubbio che si stia sottopagando il lavoro. E questo non sarebbe molto di sinistra.

Luca Craia