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venerdì 8 maggio 2015

Granarium precisa e sancisce quanto sia minoritaria la maggioranza



Se dagli ultimi sviluppi della vicenda Associazioni/Veregra Street era forse sembrato che l’associazione Granarium si fosse dissociata dalla forte presa di posizione delle associazioni che di solito, al festival, “cucinano” oggi, con un comunicato stampa affilato come un coltello, il sodalizio pensato e voluto dal compianto Stefano Bracalente, che opera in maniera molto incisiva per sostenere iniziative sociali e di beneficienza, ha ristabilito la linea unitaria che lega buona parte dell’associazionismo montegranarese. Un testo molto pesante che accusa l’amministrazione comunale di danneggiare chi si impegna a tutto campo per far crescere Montegranaro solo per una questione di soldi (o di politica, ndr) e spiega il perché Granarium abbia deciso di partecipare al festival nonostante in forte contrasto con l’Amministrazione Mancini. Sotto riporto il testo integrale del comunicato, ma sottolineo che questa vicenda sta dimostrando in maniera lampante quello che si sospettava potesse accadere sin dall’indomani delle elezioni amministrative: questa maggioranza non rappresenta la città. È stata eletta con una quota di voti molto più bassa della maggioranza assoluta e, strada facendo, continua a perdere consensi. E con i consensi perde il contatto con la società civile, arroccandosi in posizioni arroganti, presuntuose ed estremamente dannose per la città.
Ecco il testo del comunicato.

COMUNICATO STAMPA ASSOCIAZIONE GRANARIUM-STEFANO BRACALENTE

Al pari di altre associazioni, vogliamo informare la cittadinanza della nostra decisione riguardo alla partecipazione alla prossima edizione del Veregra Street. Con sofferenza e dopo aver a lungo analizzato la situazione, abbiamo deciso di aderire al Festival, sebbene avessimo sin da subito osteggiato l'amministrazione comunale. Non riteniamo giusto infatti che quest'ultima richieda del denaro proprio alle associazioni che tutto l'anno lavorano per il bene della città. Questo è un sacrificio che non ci viene chiesto dalla città - come qualcuno vorrebbe far credere - ma viene sottratto alla città.
Tuttavia abbiamo pensato che somministrare alimenti durante il Veregra Street ci avrebbe permesso di fare ancora altra beneficenza, raccogliendo fondi per poter aiutare famiglie in difficoltà e sposare altri progetti. Nessuna delibera comunale può o potrà calpestare il nobile intento di Granarium, così come non lo potranno fare le dichiarazioni non veritiere riportate sulla stampa.
Giova ricordare inoltre che l’associazione Granarium-Stefano Bracalente negli ultimi due anni ha destinato tutti i proventi conseguiti con la propria attività, ad oggi oltre 22 mila euro, ad iniziative benefiche per la città: sostegno alle famiglie bisognose, ai progetti scolastici, alla casa di riposo, all’oratorio parrocchiale, alla banda musicale, al restauro della chiesa dei SS. Filippo e Giacomo nonché alla ricerca per le leucemie.
La nostra associazione comunica infine all’amministrazione comunale che, oltre ai 500 euro richiesti, provvederà anche al versamento di ulteriori 500 euro, con la consapevolezza dell’importanza del Veregra Street e soprattutto con la speranza che esso torni ad essere un momento di socialità e di coesione per l'intera cittadinanza.
3.000 miseri euro sono il pomo della discordia che l'amministrazione e il direttore artistico hanno "regalato", si fa per dire, alla città. Ancora una volta il vil denaro ha contrapposto e spaccato le associazioni sporcando i loro nobili ideali. Ne valeva la pena? No! Se i soldi non ci sono si sarebbero potuti fare meno spettacoli o chiamare meno artisti. Con molta umiltà, si dovrebbe sempre fare il passo secondo la propria gamba, in attesa che la situazione migliori. Il Veregra Street è di Montegranaro e come tale va difeso e tutelato, è dei montegranaresi e delle tante associazioni che si animano e si prodigano in quella settimana.

Luca Craia

martedì 5 maggio 2015

L’Amministrazione Comunale e la volontà di distruggere l’associazionismo



È palese e manifesta la volontà dell’amministrazione Mancini di mettere mano all’associazionismo montegranarese, controllarlo, utilizzarlo ai propri fini e, quando non si riesce ad attuare tutto questo, cercare di annientarlo. Lo so, l’ho provato sulla mia pelle (fortunatamente con scarso successo da parte di chi provava) e lo vedo quotidianamente nel modo in cui tutto questo viene gestito. Eppure Montegranaro ha una grande ricchezza nell’associazionismo, che spesso sopperisce alle mancanze delle istituzioni soprattutto per quanto riguarda la cultura e la promozione del territorio. Un’amministrazione attenta e sensibile dovrebbe favorire l’opera dei tanti sodalizi esistenti anche e soprattutto in questo periodo così difficile da un punto di vista economico, dove le risorse scarseggiano soprattutto per la cultura. E invece, gradualmente, pezzo pezzo, lo si sta distruggendo.
Il fatto è noto e ne abbiamo già parlato ma ci sono novità. Per Veregra Street si era deciso di far pagare una quota piuttosto pesante alle associazioni che avessero voluto aprire locande e cucinare per il pubblico. A questa decisione quasi tutti i sodalizi avevano risposto picche, decidendo di non aprire le locande. Ecco la novità: le associazioni sono state contattate separatamente proponendo sconti sulla quota da pagare. Questo ha causato in molti casi la revisione delle decisioni prese per cui diverse associazioni hanno deciso di partecipare al Festival.
Qual è il problema? Queste decisioni hanno generato forti attriti all’interno dei direttivi. Si parla di vere e proprie spaccature. Inoltre si è rotta, anche se parzialmente, l’unità delle associazioni (almeno della maggior parte) che finalmente pareva raggiunta, almeno sulle decisioni di rilievo. Probabilmente l’Amministrazione Mancini vede in questo una vittoria, In realtà si tratta di un danno enorme che tutta Montegranaro pagherà in termini di azioni a favore della città, iniziative, promozione. Non so se ci sia una precisa volontà di distruggere per poi ricostruire o se soltanto si procede a tentoni incapaci di vedere poco distante dal naso e di capire quali conseguenze le azioni che si compiono possano comportare. Di fatto si stanno causando danni enormi alla vita culturale della città, danni forse insanabili. È necessario che qualcuno faccia capire a chi ci governa che non può ragionare col principio del “dopo di me il nulla”. L’opposizione si faccia carico di questo. La cittadinanza si svegli. Le associazioni non si facciano manipolare.

Luca Craia

lunedì 20 ottobre 2014

Babbonatale (de noandri)



Quest'omino con la barba
parla sol con chi gli garba
e li incontra nella piazza
sol se son della sua razza.
Non avendo da far niente
sì titilla con la mente
imbastendo intrighi e trame,
soddisfando le sue brame.
È convinto, quell'ometto,
di esser lui, solo soletto,
chi progetta, disfa e fa
le questioni di città.
E così, di trama in trama,
forse in cerca della fama,
ha creato gran livori
liti,  botte e dissapori
delle quali lui, gran volpe,
mai si assume le sue colpe
e continua senza sosta
a tramar di posta in posta.