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lunedì 25 gennaio 2016

L’amministrazione più animalista della storia se ne frega di animali e padroni



Che a Montegranaro non ci sia mai stata una grande sensibilità verso gli animali domestici e verso chi li ha adottati è cosa nota. Manca tutto: dagli spazi alle attrezzature più basilari. Ma Montegranaro Riparti si era presentato come uno schieramento che doveva far ripartire, appunto, Montegranaro anche sotto questo aspetto, oltretutto avendo nella rosa dei propri candidati animalisti molto impegnati, come la dottoressa Francesca Testella, nota per le sua battaglie a favore degli animali. La Testella, però, non è stata eletta e, a quanto pare, con lei fuori dal Consiglio Comunale sono rimaste fuori anche le speranze dei padroni di cani e gatti.
Eppure all’inizio del mandato si parlava di aree di sgambamento per cani e di cestini per la raccolta delle deiezioni, tanto più necessari, questi ultimi, dopo che l’assessore Roberto Basso sancì la volontà, giusta e sacrosanta, di combattere i maleducati che lasciano le feci dei loro amici a quattro zampe per strada. Ricordo bene che la Testella, a pochi mesi dalle elezioni, promise di regalare alla collettività i cestini dedicati alla raccolta delle feci canine per tramite della sua associazione, cosa che fece ma in piccola misura. Dal canto suo l’assessore non ha certo sopperito alla scarsa presenza dei cestini.
Così capita, come è capitato a me e a tanti proprietari di cani, di raccogliere diligentemente le deiezioni dei nostri pelosi amici, di metterle nel sacchettino in dotazione a ogni proprietario di cane che sia minimamente rispettoso del prossimo, e di doversele portare a spasso per tutta la sgambata del cane (che devi per forza fare per strada, non essendo a Montegranaro alcuna area idonea) prima di trovare un cestino, anche un normale cestino dei rifiuti o, se si è sfortunati, di doversi portare sacchetto e feci a casa.
Mi rendo conto che non sto parlando di un problema di vitale importanza e che, tutto sommato, il trasporto della cacca del proprio cane, tra le tante mansioni che chi possiede animali svolge di buon grado, non rappresenta certo la fine del mondo. Ma questo piccolo problema in sé rappresenta la sensibilità di chi ci amministra verso i propri amministrati, le promesse fatte e non mantenute e, consentitemi, poco amore, davvero, per il nostro paese. E rappresenta anche l’atteggiamento di chi vuole spaccare il mondo in campagna elettorale e poi, magari perché non eletto, abbandona ogni battaglia e ogni intento che, invece, potrebbero essere perseguiti anche da fuori del Consiglio Comunale. Ma tant’è…

Luca Craia

sabato 20 settembre 2014

Sterilizzazione chimica del piccione. Siamo sicuri?



Mi limito a riportare quanto ho trovato nel sito dell’ARSIA Toscana riguardo la soluzione della sterilizzazione chimica dei piccioni ventilata dal Comune di Montegranaro, al solo scopo di portare un ulteriore elemento di valutazione. Ecco il testo che potete trovare a questo link: http://www.arsia.toscana.it/avifauna/colombo.htm

La sterilizzazione con mangimi antifecondativi presenta numerosi inconvenienti, come documentano numerose ricerche: per avere efficacia si dovrebbe poter raggiungere gran parte della popolazione, ed in particolare la frazione che si riproduce. I farmaci antifecondativi sono molto costosi e hanno un effetto sterilizzante limitato (alcuni giorni), richiedendo pertanto trattamenti complessi e ripetuti. Alcune sostanze hanno mostrato effetti collaterali indesiderati sui Colombi (tossicità), oppure uno scarso potere antifecondativo. Inoltre, non sono ancora chiari gli effetti sull'ambiente (catene alimentari), sulle altre specie commensali e sui predatori dei Colombi.