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sabato 18 aprile 2015

Spacca e Forza Italia: l’assurdo della politica moderna



Scrivo solo per manifestare il mio sbigottimento di fronte al panorama politico per le prossime elezioni regionali marchigiane, altrimenti non ci sarebbe nemmeno da commentare l’assurdità di quello a cui stiamo assistendo. L’attuale presidente Spacca si candida sganciandosi dal partito che l’ha fin qui sostenuto, il Pd, e qui non ci sarebbe nulla di strano. Ma la sua candidatura vede l’alleanza ufficiale di Forza Italia, partito che oggi e, ripeto, OGGI siede ai banchi dell’opposizione proprio contro il governo Spacca.
A parte l’incoerenza di allearsi con l’avversario di sempre, con quello del quale si è detto ogni male e si è accusato di (quasi) ogni nefandezza, l’assurdità sta proprio in questo, nel periodo di “interregno” che va dall’ufficializzazione dell’alleanza elettorale alle elezioni. Durante la campagna elettorale Forza Italia è ancora all’opposizione di Spacca però si prepara a governarci insieme (sempre che vinca). Che tipo di opposizione farà in questo ultimo mese e mezzo?

Luca Craia

domenica 14 settembre 2014

Movimenti in maggioranza, assestamenti, aspettando che si riparta.



È davvero di bassa qualità la politica che vediamo imbastire in questi giorni a Montegranaro, con gente spudoratamente in cerca di potere, poltrone, visibilità; sgomitate, sgambetti, saltelli per evidenziarsi. In tanti anni che osservo la politica con occhio attento credo di non aver mai visto comportamenti di livello così basso. E non è solo il plurisindaco Basso che gufa Antonelli e si autocandida a sostituirlo qualora i mal di pancia di quest’ultimo, più volte palesati, diventino ingestibili dalla maggioranza tanto da vederne l’uscita, non così improbabile, dalla coalizione.
È tristissimo vedere il politico più navigato di Montegranaro quasi elemosinare un’alleanza in realtà non richiesta ma che potrebbe rendersi necessaria in futuro qualora non solo il Presidente del Consiglio ma altri elementi traballanti della maggioranza non potessero essere stabilizzati. E per stabilizzare i tanti movimenti intestini (così intensi e insistenti da prognosticare una colite spastica al governo della città) non mancheranno gli strumenti: ci sono da assegnare diversi “posti” minori, come le presidenze e i consigli di amministrazione degli enti comunali quali la casa di riposo o la farmacia; ci sono le prossime elezioni, per le quali già si notano eccessi di zelo, tanto per farsi notare, da parte dei non eletti, ivi compresi quelli di Basso, per procurarsi un buon posto in lista. Insomma, nonostante i tanti traballamenti, beccheggi e rollii, la barca ancora non affonda e forse non affonderà almeno in tempo brevissimi. Questo, però, potrebbe essere pagato a caro prezzo in termini di credibilità e coerenza, dovendo accontentare così tanti appetiti.
L’opposizione, intanto, langue tra le polemiche sterili e stucchevoli dell’ex maggioranza e il sostanziale silenzio, piuttosto sorprendente in verità, del Movimento 5 Stelle. Finito l’entusiasmo elettorale il clima si distende e, con esso, nervi e volontà. Non è bene.
Intanto Montegranaro ancora è lì che sfriziona ma non riparte.

Luca Craia