Visualizzazione post con etichetta Franco Zappalà. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Franco Zappalà. Mostra tutti i post

venerdì 13 giugno 2014

Teatri di Palermo. incontro tra le parti, Zappala’ torna a nutrirsi – di Anna Lisa Minutillo


Rosario Crocetta

Due giorni fa  vi ho raccontato la vicenda degli artisti e delle maestranze dei teatri palermitani che si sono dovuti organizzare con un presidio permanente dinnanzi all’Assessorato alla Cultura di Palermo .

La loro protesta civile e portatrice di cultura diffusa a tutta la cittadinanza ha visto la partecipazione di molti cittadini, di personalità di rilevo ed anche di artisti popolari a livello regionale che hanno portato i loro spettacoli  come dimostrazione che ci vuole ben altro per impedire alla cultura di viaggiare libera attraverso gli occhi di chi non si limita a guardare, ma vede ciò che si sta cercando di fare con le nostre vite.

Oggi, nel pomeriggio, dopo i molti tentativi andati a vuoto da parte degli artisti di incontrare l’Assessore alla cultura Stancheris, è avvenuto a Palazzo Reale un incontro fra i gestori dei vari teatri coinvolti ed il presidente della Regione Crocetta, il quale si è detto ben disposto ad iniziare a ridistribuire i fondi i che sono già stati anticipati dai gestori  stessi per gli anni 2012/2013 .

Il Presidente Crocetta ha anche personalmente invitato Franco Zappalà a sospendere lo sciopero della fame che portava avanti da ben sei giorni ormai ed ha dato loro positive rassicurazioni.

Seguirà un ulteriore incontro giovedì 12 Giugno nel quale verranno discusse e decise le modalità per elargire quanto dovuto.

Strano dover riscontare la mancanza di partecipazione dell’Assessore Stancheris, così come strano è stato vedere gli  inviti ad un incontro chiarificatore con gli artisti, i gestori di teatro, sempre rifiutato nei giorni scorsi, strano dover riscontrare la presenza della stessa invece oggi nella sede dell’Assessorato alla Cultura proprio dove fino a poche ore prima vi era  la presenza di numerosi artisti.

Demandare e far interagire con queste persone un giovane segretario trentenne a digiuno degli argomenti di cui vi era la necessità di  parlare, con lei diciamo che non è propriamente il modo per dimostrasi attenti e presenti.

Non si può fare a meno di  notare come in questo paese ci si debba sempre mettere nella condizione di alzare la voce per essere ascoltati.

Non si può fare a meno di notare che ci sono persone che amano il proprio lavoro al punto da dedicarsi completamente ad esso e lottando per difenderne la sopravvivenza anche mettendo a rischio la propria salute come ha fatto Franco Zappalà, portando avanti questo presidio e rinunciando ad alimentarsi per una settimana, che forse per qualcuno sarà poca cosa, ma non lo è affatto per chi il lavoro se lo suda e lo stipendio se lo guadagna sacrificando la sua vita per dare spazio a parole, emozioni, sentimenti, stati d’animo tutte cose che oggi non sono più di moda ma che albergano in ognuno di noi. Se solo sapessimo guardare meglio dentro noi stessi e smettessimo di provare vergogna per dimostrare le cose buone che ancora esistono.

Si stanno spostando le nuvole su Palermo stasera, e si sta tirando un sospiro di sollievo intanto che si smonta il presidio e si ripongono le strutture che si erano costruite per rendere la permanenza accettabile.

Si mettono via gli oggetti ma non i pensieri, le idee, le volontà di persone che si sono ritrovate oltre che come artisti come persone, si sono stretti in un abbraccio solidale che li ha uniti nelle loro differenze e resi sicuramente migliori.

Si mettono via canzoni e luci, si spengono i riflettori fisici ma non quelli che ci vedranno vigili continuare per assistere alla svolta positiva di un mondo che se dovesse scomparire, porterebbe con sé la possibilità di rendere tutti noi essere più sensibili ed attenti e dato il momento in cui viviamo non possiamo di certo permetterci che ciò accada ed in modo indisturbato anche.

Un invito a continuare a regalare sogni a tutti noi ed a non smettere di prendersi cura dell’anima perché ne abbiamo davvero bisogno.


lunedì 9 giugno 2014

Sicilia: la cultura vittima di una politica miope e superficiale – di Anna Lisa Minutillo



Stanno uccidendo la cultura.

Ogni giorno facciamo una nuova scoperta, apprendiamo come facilmente si cerchi di eliminare le cose buone che ancora esistono in questo paese e si dia invece risalto alle brutture rendendole avvenimenti degni di nota quando invece ci sarebbe soltanto da vergognarsi.

Questo accade anche in Sicilia e riguarda i teatri di Palermo terra ricca di storia,profumi e sapori dissacrata e calpestata in ogni modo e con ogni mezzo possibile .

Sappiamo bene che un popolo “ignorante” riesce ad essere facilmente malleabile e gestibile,sappiamo che mettere le persone in condizione di comprendere,informarsi,aprire la propria mente  aiuterebbe a districarsi da falsi meccanismi travestiti da buonismo che alla fine buonismo non è affatto.

Ci si impegna a spostare il campo dell’attenzione si è molto bravi in questo e così non ci rendiamo conto di ciò che stanno facendo alle nostre vite oppure non lo vogliamo vedere,stanno appiattendo tutto,stanno rubando serenità e sorrisi,stanno tagliando sovvenzioni ai teatri senza preoccuparsi dell’enorme funzione di aggregazione e di cultura che danno alle persone o forse come sempre rendendosene perfettamente conto ,finendo con il giocare con le persone come se fossero delle marionette senza fili da muovere a loro piacimento per assegnare loro il ruolo di pecore smarrite che segue il gregge senza nemmeno sapere dove è diretto il gregge e senza avere il diritto di chiederselo per ironia della sorte perché se le persone si informano e si arricchiscono spaventano e non hanno il diritto di fare domande.

La  situazione riguarda e coinvolge i teatri di Palermo e della Sicilia ,gli attori e le maestranze si sono  organizzati e stanno vivendo giorni di presidio ,giorni in cui si sono stretti fra loro in un abbraccio grande che serve a riportare la popolazione nelle piazze rendendo noto il loro importante ruolo,di dispensatori di sogni poesia ,sfumature di vita,ricerca,canti,danze insomma dobbiamo molto agli attori che regalano ai nostri giorni ricordi e racconti da portare con noi sempre.

Ne parlo con Franco Zappalà attore e gestore del teatro che porta il suo nome gli rivolgo  poche domande e dal tono delle sue risposte emerge la delusione per l’abbandono,la preoccupazione per i suoi dipendenti,i suoi sogni che non vogliono smettere di definirsi tali e la grinta e la dignità tipica di chi ci mette il cuore in ciò che fa.

A seguire il nostro dialogo

MOBILITAZIONE DEI TEATRI DEL COMPARTO PRIVATO E DELLE MAESTRANZE (GESTORI TEATRI,ATTORI, CANTANTI,DANZATORI E MAESTRANZE VARIE ).

INTERVISTA A  : FRANCO ZAPPALA’ – ATTORE E GESTORE TEATRO FRANCO ZAPPALA’

QUAL’E’ LA MOTIVAZIONE DELLA VOSTRA PROTESTA ?

Sostanzialmente per i tagli dei contributi ancora da ricevere relativi agli anni 2012 e 2013 ed il totale azzeramento delle risorse  per il comparto privato degli spettacoli dal vivo. cancellando di fatto le poche regole che disciplinavano il sistema : la 44/1985 per la musica e la 25/2007 per il teatro.

COSA CHIEDETE IN EFFETTI?

Chiediamo di ritornare dignità al teatro ed alle maestranze di chi fa’ spettacolo dal vivo. dignità calpestata dall’indifferenza del governo Crocetta!

QUAL’E’ LA SITUAZIONE ATTUALE  DEL TEATRO ?

Ciò che esiste oggi di professionalità e qualità espressa dallo spettacolo dal vivo e frutto della realtà del comparto privato e ci viene riconosciuta in Italia e nel mondo. l’attività’ degli enti pubblici ( es. orchestra sinfonica siciliana e teatro biondo )hanno avuto un ruolo irrilevante  negli anni a causa di malapolitica, malagestione…..e clientelismo più becero.

QUANTE SONO LE PERSONE INTERESSATE ALLA PROTESTA ?

Tutti i teatri del comparto privato (se ne contano circa 20 dai più piccoli ai più grandi) nel mio caso , il teatro franco Zappalà offrendo al proprio pubblico operette, musical , prosa e spettacoli d’arte varia coinvolge con un certo turnover circa 237 persone (ballerini,cantanti,attori e maestranze) inoltre ho 9 dipendenti . a spanna si può dire che le persone coinvolte sono migliaia se si considera tante attività promosse dalle nostre strutture (quali laboratori di teatro che vengono erogati agli aspiranti artisti)insomma tante sono le persone e le famiglie coinvolte e che vivono solo di spettacolo dal vivo.

COME E COSA FANNO PER VOI LE AMMINISTARAZIONI LOCALI  E L’ASSESSORATO REGIONALE TURISMO,SPORT E SPETTACOLO?

Mentre l’amministrazione comunale e vicina nonostante i limiti dettati dalla situazione economica difficile, l’amministrazione regionale non c’ha pensato molto per escludere il comparto autonomo. quasi fossimo teatri amatoriali. senza pensare che la cultura ed il pubblico siciliano e stato stimolato,acculturato e soddisfatto dal comparto privato, data l’assenza totale di un teatro stabile a sostegno della cultura e delle professionalità siciliane.

CHE VALORE HA PER TE LA PAROLA TEATRO ?

Ha un valore inestimabile . ma non solo per me , per tutto il movimento culturale e la storia della Sicilia. tutto questo non e’ tenuto in considerazione da chi ci governa e le politiche  o meglio le “non politiche” hanno peggiorato la situazione con la polverizzazione dei contributi verso associazioni costituite da non professionisti o dopolavoristi.

FINO A QUANDO AVETE INTENZIONE DI MANTENERE LA PROTESTA ?

Ad oltranza fino a quando non otterremo un riconoscimento per le attivita’ ed il sostegno che i teatri del comparto autonomo hanno dato da più di mezzo secolo di storia.

COME REAGISCE LA POPOLAZIONE LOCALE E COSA STATE FACENDO PER COINVOLGERLA ?

Ci è molto vicina , da anni segue con amore e passione i nostri spettacoli. da anni riusciamo a farla ridere, piangere, emozionarla con le nostre produzioni…trasferendo il valore culturale che l’arte porta con sé. per quanto riguarda le iniziative che stiamo mettendo in atto per coinvolgere tutta l’opinione pubblica da stasera 6 giugno dopo le 21 ,00 sulla strada antistante l’assessorato faremo ciò che sappiamo fare da anni , da quasi un secolo per quanto riguarda la mia famiglia….spettacoli dal vivo !!..stasera si comincia con la partecipazione del professor  Gianni Nanfa collega gestore del teatro jolly a Palermo ed attore  stimato da tutti. Racconteremo con ironia , con il sorriso…….la tragedia di un sistema politico totalmente assente ed incapace di comprendere la portata della parola “cultura”.

Alle parole di Franco Zappalà seguono quelle di Paride Benassai attore di teatro

PARIDE BENASSAI – ATTORE

Paride Benassai: sono solidale e condivido in pieno la battaglia che i miei amici e colleghi teatranti stanno conducendo in questi giorni a Palermo….E’ una battaglia giusta e onesta, che vorrebbe tutelare la dignità professionale di tanti lavoratori. Non sono presente soltanto per problemi miei personali che mi impediscono di partecipare attivamente…ma vi sono vicino in tutto e per tutto . I lavoratori dello spettacolo sono lavoratori come tutti gli altri e la Cultura non è roba che può essere manipolata soltanto da pochi…Non ho mai visto in tanti anni che faccio questo mestiere un governo regionale più assente, insensibile e distratto del governo Crocetta…

Gli attori sono in presidio permanente e la protesta va crescendo ,il coinvolgimento della cittadinanza continua,si sono portati in strada tavolini e sedie e fra stasera e domani sera si esibiranno gli artisti più noti che regaleranno spettacoli gratuiti ed inviteranno i presenti a firmare la loro petizione ed ad appoggiare la loro protesta.

Se non ci fosse la creatività,l’incanto,lo stupore,la capacità di far sorridere e commuovere ,di far riflettere e di divertire,di far conoscere attraverso danze,suoni,testi autori contemporanei ma anche di grande rilievo storico non si sarebbe davvero nulla e questa cosa non dovrebbe lasciarci indifferenti ma dovrebbe farci indignare così come ci dovremmo indignare quando non riusciamo a permetterci un film o ad acquistare un libro perché tutto ha assunto costi davvero onerosi e questo è tristemente triste.

Invito le persone residenti in Sicilia o nei paraggi a recarsi davanti ai teatri,ad esprimere la loro vicinanza a chi chiede solo di continuare a dispensare luce e colori a chi di queste cose ora più che mai ne ha realmente bisogno.

Nessuno dovrebbe essere privato del suo lavoro,della possibilità di sentirsi attivo e vivo,nessuno dovrebbe voltarsi con la faccia dall’altra parte perché se  questo paese sta in piedi è solo grazie a chi fa di tutto per arricchirlo non dandosi per vinto ed arricchendolo di stimoli nuovi,di creatività e di voglia riscatto e questo forse invece di tagliare costi dovrebbe servire a far tagliere questi cattivi propositi ,propositi di pochi che non hanno alcun diritto di gestire anche come dobbiamo crescere e prepararci,istruirci e curarci,essere noi stessi e cercare di sopravvivere perché non ci vogliono neanche più far vivere privandoci di un atto di teatro che dovrebbe svolgersi sul palcoscenico della nostra vita e farci essere noi stessi fra una lacrima o una risata ma noi stessi liberi e felici di viverlo nonostante tutto questo paese.

Il mio invito a Franco Zappalà, a Paride Benassai ed a Giuseppe Battiloro a non abbassare la testa ed a non smettere mai di credere nella bella favola che è la vita e a non cadere nelle trappole tese da chi diversamente da loro non smette mai di recitare anche se non sta su un palcoscenico teatrale.