Interessante l’intervista
pubblicata oggi da Il Resto del Carlino al Presidente della Regione Marche,
Luca Ceriscioli. Interessante perché stabilisce con una certa nettezza quali
siano gli equilibri di potere all’interno del partito di maggioranza in Regione
e, quindi, spiega come mai le Marche del sud siano così poco negli obiettivi
politici regionali nonostante il terremoto. L’ex Sindaco di Pesaro, infatti,
afferma: “se riesco a sopravvivere al terremoto mi ricandido”, frase
piuttosto infelice che si presta bene alla risposta “se i terremotati riescono
a sopravvivere a Ceriscioli avremo un altro presidente”.
Ceriscioli
soffre la situazione del terremoto perché, evidentemente, non è in grado di
gestirla. Emblematica la sua frase: “Il mio obiettivo era evitare il ruolo
gestionale, purtroppo mi è caduto addosso. Mi è capitato tutto quello che non
volevo”. Ovviamente nessuno si augura che gli capiti un terremoto mentre è alla
guida di una Regione, ma se si candida alla guida di una Regione dovrebbe
essere consapevole che possa capitare. Ceriscioli, chiaramente, non era né consapevole
né preparato.
Comunque
si dice disponibile a un “Ceriscioli bis”, sempre che la cosa non interessi l’attuale
Sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, nel qual caso il nostro è pronto a farsi da
parte per cedere il passo al suo concittadino. Quindi si prefigura una nuova
candidatura pesarese alla guida della Regione, quanto meno all’interno del PD.
E qui è evidente come le Marche del Sud contino davvero poco nel partito. Fossi
un esponente del PD delle Marche “sporche”, qualche domanda me la farei.
Luca Craia
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