martedì 31 ottobre 2017

Strettoia di Porta Romana: pericoli e rimedi



L’indisciplina degli automobilisti montegranaresi è nota e proverbiale, accentuata nel corso degli anni da una polizia municipale cronicamente sotto organico e, comunque, da un atteggiamento estremamente tollerante. Se questo crea disagi per quanto riguarda la famosa questione dei “parcheggi creativi”, in altre situazioni crea dei veri e propri pericoli.
È il caso della strettoia di Porta Romana, intersezione tra via Cavallotti, via Elpidiense Nord, via Risorgimento e via Don Minzoni. Il tratto di strada è regolato da semafori con sensore che rilevano la presenza di vetture e regolano il tempo di attesa col rosso in automatico. Purtroppo, però, non tutti rispettano la segnalazione luminosa.
La maggior parte di coloro che passano col rosso provengono da vie Elpidiense Nord e arrivano all’interno della strettoia in piena accelerazione, rappresentando un notevole pericolo per le vetture che, di solito, in base ai turni di transito stabiliti per l’impianto semaforico, scendono dal centro storico. Altro pericolo, invece, proviene dai ciclisti e dai motociclisti che in diversi casi il rosso non lo vedono proprio e possono arrivare in mezzo all’intersezione sia da monte che dal basso. In quel caso il pericolo maggiore è per loro stessi, ma è chiaro che, comunque, chi dovesse impattare con uno di questi incivili, avrebbe seri grattacapi.
Si sono verificati molti incidenti in questo tratto, alcuni anche gravi, ma non si sono mai prese misure adatte a evitare che questi pericoli si manifestino, sanzionando opportunamente chi li crea. Eppure basterebbe poco. Già un rappresentante della Polizia Municipale che, saltuariamente, si mettesse a pattugliare l’area elevando le contravvenzioni dovute sarebbe un ottimo deterrente, fermo restando che, vista l’inclinazione all’uso delle telecamere dell’attuale amministrazione, un impianto di videosorveglianza che funzioni potrebbe risolvere il problema.

Luca Craia

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