Cos’è la scuola? Certo, è il momento educativo principale, forse dopo
la famiglia, è il luogo in cui si apprende e si impara, dove si cresce, dove si
formano i cittadini di domani. Ma la scuola è anche l’embrione in cui si forma
la comunità cittadina, dove l’individuo comincia ad allacciare i rapporti
sociali che porterà avanti nella sua esistenza, quei rapporti sociali su cui si
fonda un paese. In un paese dove la scuola non funziona c’è un problema molto
serio. Questo è quello che sta accadendo a Montegranaro.
Il paese è sfilacciato, con una politica che sta massacrandone il
cuore, il centro, ma anche il tessuto sociale, minando i rapporti, mettendo la
gente l’una contro l’altra, amplificando le divisioni e creandone di nuove. La
scuola riflette questo stato di cose in maniera diretta, e il cambio della
dirigenza non ha fatto altro che agevolare questo processo in direzione
negativa, dando spazio all’ingerenza politica e coniugandola con un sostanziale
disinteresse per i riflessi sociali della scuola stessa e con uno scarso
coraggio nelle scelte.
La scuola ha abdicato culturalmente nei confronti delle pressioni
mediatiche, cedendo e rinunciando al proprio ruolo centrale nell’integrazione
culturale e sociale. Non si prendono iniziative, i progetti languono e vengono
affidati sulla base di presupposti diversi dalla didattica, addirittura non si
fanno più le tradizionali e corali esibizioni di Natale e fine anno. La qualità
didattica sta scendendo e se ne stanno accorgendo anche i Montegranaresi che
iniziano a iscrivere i propri figli altrove, a Casette d’Ete o a Torre San
Patrizio.
In questo quadro si inserisce la decisione del Comune di Monte San
Pietrangeli di uscire dall’ISC. Una decisione dettata sicuramente anche dalle
pesanti ingerenze registrate in passato del nostro Sindaco presso la scuola, oltre
che dalla situazione dipinta sopra. Il teatrino messo in scena sui giornali, a
colpi dei soliti comunicati stampa, dal nostro primo cittadino diventa
stucchevole e irritante, perché, ancora una volta, non prende atto della
situazione e, quindi, non si pone nella condizione di rimediare. E non
rimediare a una scuola che declina verso il basso in un paese che sta
declinando nella stessa direzione in molti suoi aspetti sociali ed economici
equivale ad aggiungere danni ai danni. Questo quinquennio firmato Ediana
Mancini lascerà sicuramente un segno indelebile nella storia di Montegranaro,
producendo effetti negativi lunghi da sanare se non addirittura insanabili.
Luca Craia
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