Per completezza di informazione, per quanto non mi competa, fornisco
la versione dei fatti della Vicepresidente della Regione Marche, Anna Casini,
in riferimento a quanto narrato nell’articolo precedente che potete LEGGERE QUI .
La versione della Casini, pubblicata da Genziana Project, è la seguente:
La presa di posizione la prendo qui. Io non
ho avvicinato nessuno ma sono state le due signore che sono venute all'ingresso
del consiglio regionale dive insieme a me erano anche un messo, due guardie
giurate e un dipendente della Regione, che potranno testimoniare. Pensavo si
volessero congratulare perché avevamo appena approvato, su mia proposta una
legge di snellimento urbanistico condivisa nel merito in numerose riunioni con
sindaci tecnici e comitati e utilissima per risolvere il problema dei piccoli
abusi e delle aree per mettere camper e roulotte, invece sono stata aggredita.
Mi dispiace ma la versione raccontata manca di un passaggio l’aggressione
verbale davanti all'aula consiliare a me che ero uscita per salutare. Sul mio
profilo tutti possono leggere il mio impegno per la gente terremotata e le
risorse che ho ottenuto per il cratere e penso anche che chi legge sappia
valutare sia me che le due signore che non mi risulta siano esperte di
urbanistica.
A mio
modesto parere, che ci sia stata o no questa “aggressione verbale”, tra l’altro
spiegabilissima con l’esasperazione in cui la stessa politica regionale ha
gettato le popolazioni colpite dal terremoto, poco cambia riguardo il
comportamento irrispettoso e antidemocratico della Vicepresidente Casini che,
prima in aula, chiamando in causa chi non può intervenire, e poi fuori, con
epiteti che poco si accompagnano al suo ruolo istituzionale, ha avuto un
contegno assolutamente censurabile.
Luca Craia
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