Ubaldi fa da moderatore, alla Festa Tricolore, appuntamento estivo del
suo movimeto/listacivica/partito/associazione “Liberi per Montegranaro”, in un
dibattito sul tema che gli sta più a cuore neanche fosse Berlusconi quando
fondava Tele Milano: le telecamere. In questo frangente poco mi interessa
disquisire sull’utilità delle telecamere, tanto potrei anche dire che sono la
panacea di tutti i mali e mi attribuirebbero tutto il contrario perché con loro
o è tutto bianco o è tutto nero, meglio tutto nero, ultimamente ancor meglio
tutto rosso.
Mi preme invece sottolineare quanto riportato dalla stampa, ossia che,
al partecipato dibattito, i relatori politici fossero lo stesso Ubaldi,
automoderatore di se stesso, il fido Gaudenzi e Cristiana Strappa che, però, si
badi bene, non era in veste di assessore del gruppo ubaldiano ma di privato
cittadino finanziatore di telecamere. Come si distingue un assessore da un
cittadino? Semplice: dice che in quel momento non è assessore, e tu ti metti l’anima
in pace.
Ora, che Ubaldi e la democrazia non vadano molto d’accordo è cosa
nota, ma fare un dibattito tra se stesso e se medesimo (tanto Gaudenzi non ha
mai proposto un pensiero divergente di una virgola da quello del capo) mi pare
quantomeno brutto, se non altro esteticamente. E viene anche da domandarsi: ma
gli alleati di governo dove stavano? Avevano uno dei famosi compleanni
improvvisi del Sindaco?
Luca Craia
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