Evidentemente non era la verità quella raccontata prima che cominciassero
i lavori in viale Gramsci, se oggi il Corriere Adriatico riporta virgolettate
le parole del Sindaco Mancini e dell’assessore Perugini, che affermano candidamente
che, sulla “regolamentazione del transito
lungo la carreggiata sul lato delle mura” in viale Gramsci, nono sono
ancora state prese “decisioni definitive”.
Prima che i lavori partissero, era stato assicurato che sarebbe stato mantenuto
il doppio senso di marcia. Ora, a lavori ultimati, almeno per quel che riguarda
il viale, invece sembra che sia ancora tutto da decidere. Questa assomiglia
molto a una menzogna.
A questo punto tocca dubitare pure del fatto che “il fronte delle opposizioni che sembrava così nutrito prima della
realizzazione del progetto sembra essere molto meno compatto”. Io ho
notizie differenti, che parlano di un fronte unito e molto perplesso con una
sola unica eccezione, ma a questo punto occorrerà che siano direttamente i
commercianti coinvolti a dire quale sia la verità, a meno di passare per bugiardi
e voltagabbana loro stessi.
Il fatto è che la carreggiata lato mura sembra davvero troppo stretta
per consentire il regolare passaggio delle auto, a meno che non si stringa di
molto lo spazio pedonale ma, a questo punto, tanto valeva lasciare le cose come
stavano. Ma questo è un altro discorso. Il punto essenziale è la chiarezza, sia
delle idee sia dei rapporti con la cittadinanza. Non si può raccontare una
storia e poi raccontarne un’altra dopo aver iniziato i lavori. Io credo che,
quando si redige un progetto che ridefinisce la viabilità, in questo si debba
stabilito come le macchine debbano passare, in maniera chiara e prima di
iniziare i lavori. Non è credibile che, a lavori ultimati, si debba ancora
stabilire come, cosa e quando. O non si hanno le idee chiare e si improvvisa,
coi soldi dei cittadini, o si raccontano frottole alla gente.
Luca Craia
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