Mi piacerebbe capire la logica di chi ha deciso, in piazza Mazzini,
che il belvedere di largo Conti dovesse diventare un’isola ecologica. Un punto
panoramico con una vista mozzafiato viene trasformato in una piazzola dove sono
riposti i bidoni della differenziata di negozi e palazzi. La domanda è: perché?
L’ansia di distruzione di tutto quello che c’è stato prima,
probabilmente, è il motivo, in una sorta di revisionismo storico che ha
portato, per esempio, allo smantellamento della fontana con la palla di viale
Gramsci, o al prosciugamento e conseguente consegna all’oblio di tutte le
fontane realizzate dalle passate amministrazioni. Posso capire che una cosa
possa o non possa piacere, ma distruggere tutto, soprattutto cose pagate con i
soldi dei cittadini, mi pare pura follia.
E poi si vuole fare turismo, chiamare gente a Montegranaro a far
vedere… un bel panorama arrampicandosi sui bidoni dell’immondizia. La logica,
la logica, dov’è la logica. Eppure si potrebbe individuare uno spazio
alternativo a questo, meno visibile, meno orrendo esteticamente, meno dannoso
per l’immagina di Montegranaro. Che ci vuole? Rimane comunque il dato di questo
disamore per il paese, questa mal dissimulata voglia di rovinare, di consegnare
a chi verrà dopo, sempre ammesso che, Dio non voglia, siano ancora loro, un
paese a brandelli.
Luca Craia
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