Gira voce che sia stata una lite a bottigliate tra extracomunitari ma,
visti gli ultimi fatti legati a quello che pubblico, non vado nemmeno a
informarmi e racconto quello che ho visto. E ho visto un gran trambusto in
centro storico, verso la mezzanotte, un gran vociare in arabo, gente che
correva su e giù. Poi un ragazzo a torso nudo si è infilato a casa di alcuni
connazionali che lo hanno fatto entrare mentre questi urlava e si lamentava,
sempre in arabo. Il ragazzo sembrava ferito ma, più che altro, era fortemente
agitato. Dopo una mezzoretta sono arrivati i Carabinieri che lo hanno prelevato
per portarlo in Caserma, facendo una gran fatica perché il ragazzo era
estremamente eccitato e non parlava una singola parola di italiano. Questi sono
i fatti a cui ho assistito.
La considerazione, perché di quello si tratta quando scrivo, lo
ribadisco, considerazioni, è che in centro storico, ma anche in altre zone di
Montegranaro ben identificate, questi fatti capitano troppo spesso. Immaginiamo
un ragazzo o una ragazza che si fosse trovato in mezzo a tutto questo
trambusto, o quando questi individui correvano esagitati in su e giù per le
stradine strette del centro. Immaginiamo i potenziali rischi che possa correre
un passante. Io credo che questa situazione vada risolta e sono preoccupato, perché
la direzione sembra essere l’opposta, nonostante gli sforzi immani che i
Carabinieri stanno compiendo per tenere sotto controllo le zone calde.
Le forze dell’ordine pattugliano, controllano, si vedono spessissimo
nel castello montegranarese, ma serve di più: servono controlli più severi e,
soprattutto, servono leggi serie che stabiliscono regole certe su chi entra,
chi esce e chi permane in Italia. Nel frattempo rimpiangiamo i bei tempi andati
quando, a quell’ora, anziché sentire le grida rabbiose di qualche delinquente,
si sentivano solo le chiacchiere tra vicini seduti fuori casa a godersi il
fresco.
Luca Craia
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