giovedì 8 giugno 2017

Bene la trasparenza, ma la ricostruzione ideale impiega le aziende del posto



Viste le porcherie a cui abbiamo assistito in passato, tra infiltrazioni mafiose, tangenti e gente che ridacchiava sui morti, è cosa molto buona la piattaforma per la ricostruzione trasparente promossa da Anci Marche. Le solite ruberie all’italiana vanno assolutamente evitate ma, è bene ricordarlo, questa non deve essere una zavorra a rallentare ulteriormente la ricostruzione. Di tempo se ne è perso anche troppo e la possibilità di perderne ulteriormente per evitare i soliti italici sprechi non sarebbe tollerabile.
Una soluzione percorribile alla quale, però, pare non si pensi, sarebbe quella di dare priorità nell’affidamento degli incarichi di ricostruzione alle imprese locali. In questo modo i benefici sarebbero evidenti: il controllo sulla solvibilità e sui pregressi penali delle ditte sarebbe decisamente più agevole ma, soprattutto, si darebbe un forte colpo di volano all’economia locale. Il tessuto economico delle zone colpite dal sisma è ricco di imprese attrezzate per svolgere lavori anche di grande portata. Affidare a loro i lavori prima che ad altri sarebbe la cosa più logica.

Luca Craia

Nessun commento:

Posta un commento