Come si desertifica un’area? Si potrebbe buttarci una bomba atomica,
si potrebbe fare un’azione di forza, rastrellarne gli abitanti e deportarli
tutti, si potrebbero fare tante belle azioni nazistoidi e la cosa sarebbe
semplice e veloce. Ma non è possibile agire in questo modo, ancora no, per lo
meno. In soccorso ci arriva un bel terremoto, che non avrà l’effetto della
bomba atomica ma ci va vicino e, comunque, ci dà la possibilità di deportare
tutti, o quasi, senza dover per forza fare i nazisti. Poi abbiamo anche la
fortuna che ci crolla mezza montagna sulla strada principale, cosa molto utile
per finire di massacrare l’economia locale.
Però qualcosa bisogna pur fare, non possiamo mica pensare che ci pensi
la natura da sola. Allora ritardiamo un bel po’ la consegna delle casette, così
chi voleva tornare si fa passare certi pensieri bislacchi. Non togliamo le
macerie, portiamo la scuola lontana lontana, creiamo un sacco di problemi a chi
è rimasto, tra permessi, timbri, denunce. Poi che è che c’è a Visso? La sede
del Parco dei Sibillini? E allora portiamo via pure quella, c’è Norcia che la
vuole da un sacco di tempo. Diciamo che è una cosa provvisoria e poi si sa, in
Italia le cose provvisorie diventano definitive e quelle definitive cascano
giù.
Dice: magari gli facciamo pure un piacere a portargli via il Parco. E
no, il parco rimane, va via la sede, vanno via gli uffici, ma il parco rimane a
creare ulteriori problemi. Però la sede, gli impiegati, la gente che ci deve
andare, tutto a Norcia. A Visso non ci deve stare più nessuno. Nemmeno quel
matto di un Sindaco che si arrabbia tanto. Prima o poi un sistema per
azzittirlo lo troviamo. Gli irriducibili? Anche loro, alla fine, si dovranno
arrendere. Quando non ci sarà più rimasto niente da difendere, per cosa
combatteranno?
Luca Craia
(foto Fausto Pacifici)
(foto Fausto Pacifici)
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