mercoledì 17 maggio 2017

Piccolo sfogo personale


Fare un blog come L’Ape Ronza è una roba che la fai per passione, non certo per quei 10/15 Euro al mese che ti può dare la pubblicità o perché hai voglia di visibilità. Che mi si creda o no, la visibilità mi interessa poco, anzi, a volte mi infastidisce. Ritengo il mio scrivere, oltre che un’esigenza che ho sempre avuto, uno dei modi che io possa avere per fare qualcosa per migliorare il mondo in cui vivo. Lo dico senza falsa modestia, sapendo che, pur non essendo un Manzoni o un D’Annunzio, con le parole me la cavo abbastanza bene e quindi cerco di mettere a disposizione di quello che ritengo il bene questo mio piccolo talento. Poi, per carità, posso sbagliare e di sbagli ne ho fatti tanti, ma l’intento è totalmente in buona fede.
Mi ritengo intellettualmente indipendente. Non appartengo a partiti o fazioni politiche e ho sempre ragionato con la mia testa. Sono un Repubblicano e, in quanto tale, sono senza partito. Mi definisco un apolide della politica. Cerco di essere obiettivo, per quanto possibile, e comunque non seguo interessi particolari, non avendo velleità elettorali né questioni economiche che si possano legare alla mia attività di blogger. Anzi, qualche danno economico, da essa, mi è derivato.
Sono consapevole del fatto che questa mia indipendenza dia fastidio. Me ne ha data l’ultima prova il signore che voleva che pubblicassi il comunicato stampa sull’Avis e che, vedendo che non solo non l’ho pubblicato ma ne ho contestato i contenuti, ha pensato bene di scrivermi un’email piena di insulti. Non è la prima e non sarà l’ultima, ma ci si abitua male. Ci sono politici che, invece di rispondere alle mie critiche coi fatti o con un normale, civile, intelligente contraddittorio, scrivono messaggi criptati sulle loro bacheche di Facebook come fanno le donne tradite e disilluse. Sono addirittura nate pagine sui social con il solo intento di denigrarmi.
Sono abbastanza sicuro che, prima o poi, qualcuno riuscirà a farmi stare zitto. Per carità, lungi da me l’idea di fare in martire, pure in anticipo, ma credo che, dovesse sparire questo blog, ci sarebbe un sacco di gente a brindare, anche tra coloro che mi si mostrano come amici. Ci sono tanti modi per far tacere una voce libera, e ci sono politici nostrani che hanno dato prova di grandi capacità in questo senso, gente col sorriso sulle labbra ma capace di grandi nefandezze. Mi aspetto qualcosa da loro, prima o poi, ma speriamo che mi sbagli.
Sono presuntuoso? Forse, me lo auguro. In ogni caso è mia ferma intenzione continuare a parlare finchè avrò voce per farlo. Alle sberle, le cattiverie, le pochezze e le malignità si può sopravvivere, almeno fino a un certo punto.

Luca Craia

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