Fare un blog come L’Ape
Ronza è una roba che la fai per passione, non certo per quei 10/15 Euro al mese
che ti può dare la pubblicità o perché hai voglia di visibilità. Che mi si
creda o no, la visibilità mi interessa poco, anzi, a volte mi infastidisce.
Ritengo il mio scrivere, oltre che un’esigenza che ho sempre avuto, uno dei
modi che io possa avere per fare qualcosa per migliorare il mondo in cui vivo.
Lo dico senza falsa modestia, sapendo che, pur non essendo un Manzoni o un D’Annunzio,
con le parole me la cavo abbastanza bene e quindi cerco di mettere a
disposizione di quello che ritengo il bene questo mio piccolo talento. Poi, per
carità, posso sbagliare e di sbagli ne ho fatti tanti, ma l’intento è
totalmente in buona fede.
Mi ritengo
intellettualmente indipendente. Non appartengo a partiti o fazioni politiche e
ho sempre ragionato con la mia testa. Sono un Repubblicano e, in quanto tale,
sono senza partito. Mi definisco un apolide della politica. Cerco di essere
obiettivo, per quanto possibile, e comunque non seguo interessi particolari, non
avendo velleità elettorali né questioni economiche che si possano legare alla
mia attività di blogger. Anzi, qualche danno economico, da essa, mi è derivato.
Sono consapevole
del fatto che questa mia indipendenza dia fastidio. Me ne ha data l’ultima
prova il signore che voleva che pubblicassi il comunicato stampa sull’Avis e
che, vedendo che non solo non l’ho pubblicato ma ne ho contestato i contenuti,
ha pensato bene di scrivermi un’email piena di insulti. Non è la prima e non
sarà l’ultima, ma ci si abitua male. Ci sono politici che, invece di rispondere
alle mie critiche coi fatti o con un normale, civile, intelligente
contraddittorio, scrivono messaggi criptati sulle loro bacheche di Facebook
come fanno le donne tradite e disilluse. Sono addirittura nate pagine sui
social con il solo intento di denigrarmi.
Sono abbastanza
sicuro che, prima o poi, qualcuno riuscirà a farmi stare zitto. Per carità,
lungi da me l’idea di fare in martire, pure in anticipo, ma credo che, dovesse
sparire questo blog, ci sarebbe un sacco di gente a brindare, anche tra coloro
che mi si mostrano come amici. Ci sono tanti modi per far tacere una voce
libera, e ci sono politici nostrani che hanno dato prova di grandi capacità in
questo senso, gente col sorriso sulle labbra ma capace di grandi nefandezze. Mi
aspetto qualcosa da loro, prima o poi, ma speriamo che mi sbagli.
Sono presuntuoso?
Forse, me lo auguro. In ogni caso è mia ferma intenzione continuare a parlare
finchè avrò voce per farlo. Alle sberle, le cattiverie, le pochezze e le
malignità si può sopravvivere, almeno fino a un certo punto.
Luca Craia
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