Perché un giudice dovrebbe occuparsi di un campeggio? Perché, mi dirà
qualcuno, pare che vi sia stata una inottemperanza delle norme. In tempi
normali questo sarebbe altrettanto normale, auspicabile direi. Ma a Ussita e
tutta l’alta Valnerina non si stanno vivendo tempi normali. È in atto un’emergenza,
per di più protratta nel tempo, e questo sposta di molto i parametri, se non
della legalità, dell’opportunità. La decisione del GIP di Macerata di mettere
sotto sequestro il camping “Il Quercione” di Ussita cozza contro l’opportunità
e stride col senso di giustizia che esiste, credo, in ognuno di noi che amiamo
questa terra martoriata.
Certo, il magistrato deve fare il proprio lavoro, ma credo, e qui sono
certamente qualunquista, che in tutta la provincia di Macerata il problema
principale di cui occuparsi non sia il campeggio di Ussita. Quindi mi viene da
pensare che qualcuno abbia sollecitato il magistrato a intervenire e questi non
ha potuto fare altro che il proprio dovere. Mettiamola così.
Ma sono altre le domande che mi vengono in mente. Per esempio chi
possa aver sollecitato l’intervento del magistrato ma, soprattutto, perché nessuno
abbia pensato a delle opportune deroghe a regole che, in fase di emergenza,
diventano un ulteriore strumento di rallentamento per creare nuove difficoltà.
E qui, mi si permetta, si rafforza ancor più il sospetto che ci sia un disegno.
Luca Craia
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