giovedì 18 maggio 2017

Camera di Commercio unica: interviene Ceriscioli ma, come sempre, non dice nulla



Se ne lava le mani, il Presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, a proposito dell’intenzione di Unioncamere, sponsorizzata dal PD e sostenuta anche da Forza Italia, Lega e compagnia bella (con la sola stensione dei 5 Stelle, astensione piuttosto equivoca, come ho già avuto modo di dire), che hanno votato una mozione che va in quella direzione. Se ne lava le mani dopo aver lanciato il sasso e nascosto, appunto, quella mano che ora si lava. Passa la palla a Unioncamere: “sarà Unioncamere a scegliere”, dice serafico a margine di un incontro con i responsabili delle cinque Camere di Commercio marchigiane e l’immancabile assessore Bora.
Ieri è stata la giornata delle Camere di Commercio, con un dibattito a cui ha dato la stura Gastone Gismondi con una dichiarazione in cui attaccava il PD regionale ma colpiva dolorosamente anche Forza Italia. La risposta della Marcozzi a Gismondi è un capolavoro di incompetenza politica, con la quale la capogruppo regionale di FI, arrotolandosi tra scuse e spiegazioni autolesioniste, in sostanza confermava le accuse di Gismondi. Ora parla addirittura il Presidente PD delle Marche che dice: "Noi rispettiamo tutte le posizioni, abbiamo ascoltato tutti e ribadito la posizione della Regione" che sarebbe quella di un’unica camera di commercio regionale divisa in due aziende speciali, una a nord e una a sud. In realtà quest’ultima pesata di Ceriscioli è una quasi novità, e un po’ va incontro alle istanze del territorio, una soluzione che potrà “rispecchiare le diverse realtà produttive delle varie aree geografiche delle Marche”.
Nel complesso l’impressione nettissima, partita ieri con l’intervento della Marcozzi e confermata oggi dalle pilatesche dichiarazioni di Ceriscioli, è che ad Ancona in materia si abbiano le idee molto confuse, cosa che aiuta molto in periodo di crisi profonda aggravato dagli effetti del terremoto. Bravi.

Luca Craia

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