giovedì 25 maggio 2017

Camera commercio unica anche per Unioncamere Nazionale. Sabatini canta vittoria.

È tutto contento, Gino Sabatini, Presidente della Camera di Commercio di Ascoli, dando l’annuncio, chissà perché proprio lui, che il comitato esecutivo di Unioncamere nazionale ha approvato la proposta di una camera unica regionale per le Marche. Gioisce Sabatini, non si sa bene se in veste di presidente o di imprenditore, per una vittoria ottenuta dal fronte del sì nel quale è saltato a piè pari, come si salta sul carro dei vincitori, nell’immediata vigilia della vittoria, con un intuito che, invero, ce lo rivela molto scaltro.
Il nuovo ordinamento prevede “l'organizzazione di una sede regionale e quattro sedi locali di rappresentanza e servizi per le imprese” dice Sabatini, “insieme a tre aziende speciali, una per i settori mobile e meccanica, una per il tessile, abbigliamento, calzature e una per l'agroalimentare. Inoltre, la cosa più importante, è che tutto il personale viene confermato, nessuno andrà a casa". E tutto questo ci confonde, perché se l’intento era di ridurre i costi comportati da cinque sedi provinciali, in questo modo non si capisce come si possano diminuire le spese. Anzi, a prima vista direi che aumenteranno.
Quindi il vantaggio dov’è? Credo di capire che il vantaggio sia tutto politico, in particolar modo per quanto riguarda l’affermazione della predominanza delle Marche del nord su quelle del Sud. La sede unica, infatti, pare che sarà ad Ancona. come è logico che sia, e sono pronto a scommettere sulla provenienza del primo occupante di questo importante nuovo scranno. Rimane la curiosità sulle motivazioni del voltafaccia di Ascoli. Infatti Sabatini stesso afferma che le sedi per le aziende speciali saranno “Ancona o Pesaro per il mobile e la meccanica, Fermo o Macerata per la moda e per l'agroalimentare". Quindi che ci guadagna Ascoli non si sa. Ma forse lo sapremo presto.

Luca Craia

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