Una debacle, non so come altro
definire il risultato conseguito dall’assessorato all’ambiente a guida Roberto
Basso. Una debacle senza pari, che parte dal sistema di raccolta con bidoncino
che presenta un impatto estetico inqualificabile, con il paese tempestato di
scatoloni di plastica colorati a volte fino a sera, e arriva con le erbacce che
si stanno impadronendo di strade e marciapiedi creando quasi uno scenario
post-atomico. In mezzo c’è la profonda sporcizia in cui versa Montegranaro,
grazie all’inciviltà e, consentitemelo, alla delinquenza di alcuni concittadini
ma anche alla mancata vigilanza e applicazione del regolamento comunale. Vale
la pena ricordare che quel regolamento fu approvato alla vigilia della pausa
augustea del 2016 con una fretta inspiegabile e senza dare il tempo materiale
ai Consiglieri Comunali di studiarne dettagliatamente il contenuto e formulare
eventuali emendamenti. Il tutto per farlo poi restare lettera morta.
Oggi l’Amministrazione Mancini emana
una determina per contrarre un servizio esternalizzato per la cura del verde
pubblico. Costerà alla collettività circa 26.000 Euro all’anno e, ovviamente, l’incarico
viene conferito senza bando, come si usa fare a Montegranaro per la
salvaguardia dell’interesse pubblico. Il servizio viene esternalizzato a causa
dell’ “esiguo numero di personale e della scarsità di mezzi meccanici adeguati”.
Insomma: dopo aver speso circa cinque milioni di Euro per il servizio di
raccolta differenziata che doveva prevedere altre prestazione che, nell’arco
del primo anno, non sono state fornite, ora si spendono altri soldi pubblici
per mantenere in maniera decorosa il paese. Insomma, una sconfitta sotto ogni
aspetto, per una politica ambientale costosa e, finora, fallimentare. E sono
già tre anni di governo.
Luca
Craia
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