Non sono mai
stato una cima in matematica, addirittura in terza liceo ho dovuto riparare a
settembre, però due conti a mente ancora riesco a farli. Vediamo: se ho 12.600
€ e 43 famiglie a cui distribuirli equamente, quanti soldi prenderà ogni famiglia?
A casa mia ne prenderebbe 293.02 €. Secondo l’assessore ai servizi sociali ne
prenderà 300. Forse allora abbiamo 42 famiglie e non 43. Comunque, quello che è
certo è che abbiamo un problema con la matematica. Eppure l’assessore l’ha
insegnata fino alla pensione e, al suo fianco mentre faceva queste
dichiarazioni c’era anche l’assessore al bilancio Ubaldi che, se fa i conti con
questo sistema, siamo messi bene.
Ovviamente
sto scherzando, così, per il gusto del celio. Dove c’è poco da scherzare è sul
fatto che si ritiene, a quanto pare, che dando 300 € a una famiglia in
difficoltà economica si fa una grande cosa. E si ritiene anche che, aiutando 42
famiglie (43 col conto sbagliato) si possa sostenere in qualche modo società ed
economia. Credo che si abbiano idee davvero poco chiare su quali siano i
problemi delle famiglie in difficoltà e credo che dovrebbero essere ben altre
le soluzioni da adottare per sostenere chi ha bisogno. Insomma, si poteva
spendere questa piccola somma in maniera più efficace e proficua.
Capitolo a
parte è occupato dai criteri di destinazione di questi aiuti, cosa ancora non
specificata. A chi andranno? Se il sistema è il solito, ossia il reddito ISEE,
credo che andranno ai soliti destinatari, quelli che prendono case popolari e
altri sussidi a pioggia, alimentando quel senso di ingiustizia che tanti danni
sta facendo alla nostra società.
Luca
Craia
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