sabato 25 marzo 2017

Torre Zed: degrado totale.



Siamo in pieno centro, anzi, stiamo parlando di una delle porte principali del centro o, almeno, così dovrebbe essere. La torre “Zed” era stata progettata per collegare viale Gramsci, cuore di quel poco di vita che c’è a Montegranaro, con il parcheggio sottostante. Costata cifre astronomiche sia per la magnificenza del progetto che per lo stop prolungato dei lavori voluto da una protesta pseudo-popolare cavalcata politicamente dai soliti noti, la torre non ha mai assolto pienamente al suo compito, generando, negli anni, problemi su problemi: insufficiente un solo ascensore per coprire il fabbisogno nei rari giorni in cui c’è gente davvero, tipo durante il Veregra Street Festival, utilizzata mal volentieri dai Montegranaresi, negli ultimi anni, con l’Amministrazione Mancini, sta vivendo il periodo più buio, nel vero senso della parola.
L’Amministrazione Comunale attuale, infatti, come del resto per tutto quello che è stato realizzato dai precedenti governi cittadini, ha progressivamente lasciato degradare la struttura dove nemmeno vengono più sostituite le luci esterne che la caratterizzavano. Il parcheggio sottostante è buio pesto e di notte diventa luogo pericoloso, viste anche le note vicende di cronaca e la cattiva fama che gode la zona, direttamente collegata col famigerato Campo dei Tigli che, di notte, è terra di nessuno, di teppisti e malfattori assortiti. La passerella sta diventando il cesso degli ubriachi, così come lo stesso vano ascensore e molti si lamentano, specie nel fine settimana, della sporcizia indescrivibile che vi si trova, tra urina e vomito.
Un degrado grave in pieno centro, un segnale di abbandono al quale non si rimedia certo allargando marciapiedi o cambiando l’arredo urbano. Ci sono due ordini di problemi, uno di decoro e l’altro sociale. Quello di decoro è facile da risolvere: basta smettere l’atteggiamento puerile di far marcire i prodotti delle passate amministrazioni che, piacciano o no, ormai ci sono, sono costati cari e bisogna farli funzionare. Quello di ordine sociale è più complesso, e riguarda i nostri giovani e la cultura dello sballo. Non è facile intervenire per fermare questa tendenza, ma anche qui bisognerebbe cominciare a porsi il problema e certamente non incoraggiarlo. Per esempio si potrebbe iniziare col prossimo Veregra Street, limitando la vendita di alcolici a una determinata ora e facendo rispettare gli orari per quanto riguarda rumori e schiamazzi. Il centro, e non solo il centro storico, lo si recupera anche così.
                                      
Luca Craia

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