Ho sempre
ritenuto che un’associazione culturale dovrebbe avere un obiettivo culturale,
appunto; dovrebbe dare segnali di vita realizzando progetti, eventi,
iniziative. Ho sempre pensato che fare politica sia un modo nobile di darsi
alla comunità, quando non inquinato da interessi personali. Non dovrebbe
esserci nulla di cui vergognarsi nel fare politica, nessuna remora nel
dichiararlo. Così un’organizzazione politica dovrebbe palesarsi come tale,
perché essere tali dovrebbe essere nobile come nobile è l’intento di governare
per il bene comune.
Così mi
stupisco nel leggere un comunicato stampa a firma del Direttivo di Liberi per
Montegranaro, organizzazione che ho sempre ritenuto politica che come tale, in
passato, ha presentato liste elettorali e nella quale si riconoscono ben tre
Consiglieri Comunali di maggioranza tra cui il Vicesindaco Ubaldi, l’Assessore
ai Servizi Sociali Strappa e il Capogruppo di Maggioranza Gaudenzi. In questo
comunicato viene definita l’organizzazione Liberi per Montegranaro non come
politica ma come “associazione civica culturale”. Curioso, perché non mi
risulta che altre associazioni culturali siano rappresentate politicamente in
Consiglio Comunale né ho notizia di iniziative culturali intraprese da L.p.M..
Così ho
chiesto lumi, approfittando di una discussione in corso su Facebook tra i cui
partecipanti c’era anche Paolo Gaudenzi. Ho chiesto se L.p.M. fosse
un’associazione culturale e quale fosse l’oggetto sociale. Ho chiesto chi ne
fosse il Presidente e chi parte del Direttivo, anche perché il comunicato non è
firmato con nomi e cognomi come sarebbe lecito aspettarsi. Alle mie domande,
credo, legittime visto che tale associazione governa Montegranaro, Paolo
Gaudenzi ha risposto che sono un curiosone, mi ha detto, testuale, “bravo
bravo, pat pat sopra la testa”. Al che ho capito: trattasi di associazione
culturale di umorismo. Peccato che, in realtà, a vedere come è governata
Montegranaro ci sia poco da ridere.
Luca Craia
Nessun commento:
Posta un commento