mercoledì 15 febbraio 2017

Terremotati sballottati come casse di merce



Il comportamento della Regione Marche nei confronti delle persone colpite dal terremoto è allucinante. Lo è sempre stato, fin dall’inizio dell’emergenza, ma ora assume contorni quasi disumani, trattando uomini e donne, bambini e anziani, come fossero merce da stivare in qualche magazzino. Sono nel panico, e giustamente, gli ospiti dei residence della costa anche perché sono apparse delle comunicazioni da parte delle strutture ospitanti che parlano di termini precisi. Un camping di Porto Sant’Elpidio, ad esempio, comunica con un volantino che, fino al 20 maggio, ospiterà cinquecento persone per pori ridurre a duecentocinquanta fino al 30 giugno. E non si sa nulla del dopo.
Giustamente la gente comincia a interrogarsi sul proprio destino, a chiedersi che fine debba fare. La posizione degli albergatori è molto scomoda. Se da un lato c’è la volontà umanitaria di aiutare, dall’altro c’è il problema economico che non è prescindibile. La Regione non ha ancora pagato nulla e non si sa quando effettuerà i pagamenti. È in partenza anche la stagione estiva che, nonostante la pubblicità negativa derivante dal terremoto, si spera possa portare lavoro per gli operatori. Ma se le strutture sono occupate dai terremotati non c’è spazio per i turisti. E se economicamente quanto si dovrebbe potenzialmente incassare dalla Regione sopperirebbe alla mancanza di ospiti stagionali, rimane il danno sul lungo periodo per l’intero comparto turistico che non può permettersi di saltare una stagione. Le risposte dalla Regione, però, non ci sono.
Bisognerebbe ricordare, nelle lungaggini burocratiche e nelle decisioni politiche a rilento, che stiamo parlando di persone e non di bestiame. Le persone hanno bisogno di stabilità, di radici. Queste persone sono già state estirpate dalle loro comunità, case, luoghi di lavoro e di incontro. Ora non è possibile farle vivere in questa perpetua precarietà e il non sapere nemmeno dove si sarà tra due o tre mesi è di una disumanità inconcepibile. Occorre che chi governa le Marche capisca questo prima ancora di ragionare in termini di leggi, procedure e conti da far quadrare. Le persone non possono essere spostate come merce o animali. Questo lo faceva un uomo coi baffi, tanto tempo fa, nella grande Germania tedesca.
                                      
Luca Craia

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