venerdì 24 febbraio 2017

Hotel House: scatta il ricatto



L’Hotel House di Porto Recanati non dovrebbe esistere. Rappresenta l’esempio di come non si fa integrazione, di come non si gestisce l’immigrazione, di come si generano situazioni irreversibili e irrisolvibili. Una città in verticale, un ghetto con l’ascensore, un luogo infido e pericoloso anche per gli stessi residenti che, però, sono i primi a non voler risolvere, a non fare nulla per cambiare le cose. Non sono tutti delinquenti all’Hotel House, ma ce ne sono tanti e comandano loro. E quelli che delinquenti non sono non si ribellano. Ma sono pronti a ribellarsi alle autorità italiane, anche per presunti diritti che non hanno.
Minacciano la rivolta, i residenti dell’Hotel House. Domani mattina alle 10 pare che vogliano bloccare la Statele 16, a meno che non vengano accolte le loro richieste. Ma, siccome le loro richieste non sono accoglibili, è probabile che la protesta ci sarà. Le ragioni sono assurde: non funzionano gli ascensori e i residenti pretendono che ci pensi l’autorità italiana. Non hanno il bilancio approvato (e come potrebbero) e vorrebbero una deroga per poter agire anche in assenza di approvazione del bilancio. La richiesta non è ricevibile perché una deroga in questo caso creerebbe una giurisprudenza caotica applicabile in ogni condominio d’Italia. L’unica strada è che approvino il bilancio e tirino fuori i soldi per la manutenzione dell’edificio. Ti pare?
Non se ne esce, almeno aspettandosi comportamenti leciti da parte dei residenti e rigidi da parte delle autorità. Ma qualcuno sa bene come funzionano le cose in Italia e forza la mano. Il ricatto della manifestazione, che non dovrebbe e non potrebbe essere approvata in quanto non sussistono motivi reali per manifestare, potrebbe anche funzionare. E si creerebbe un precedente pericolosissimo. La situazione, dicevamo, è irrisolvibile e se passa il concetto che basti occupare la statale per ottenere cose inottenibili, la situazione diventerebbe ingestibile, una bomba a intermittenza pronta a esplodere ogni volta ci sia una richiesta da parte dei residenti nel palazzone.
Eppure basterebbe applicare la legge. E chi la viola dovrebbe subirne le conseguenze.
                                      
Luca Craia

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