giovedì 16 febbraio 2017

Flop degli sms solidali per le scuole terremotate. La gente non si fida.



Chiuso ieri il numero per le donazioni tramite sms solidale, tramite il quale si intendeva raccogliere fondi da destinarsi alla ricostruzione delle scuole colpite dal sisma nelle regioni Marche, Abruzzo, Lazio e Umbria. La somma raccolta è davvero bassa, solo 3.446.236 di Euro, una cifra con la quale credo si potrà fare ben poco. Sono diventati avari gli Italiani, fin qui sempre generosi e pronti alla solidarietà, o c’è un’altra spiegazione?
Credo che la generosità del popolo italiano non sia da mettere in discussione ed è stata ampliamente dimostrata da numerose iniziative a favore delle popolazioni colpite dal terremoto, La questione, secondo me, è un’altra: la gente ha capito che questo era uno scarico di responsabilità da parte dello Stato. Le scuole vanno ricostruite con i soldi delle nostre tasse, quei tanti, tantissimi soldi che gli Italiani versano allo Stato senza averne di ritorno servizi adeguati.
 Ci sono molti modi di fare solidarietà, anche aiutando direttamente i comuni colpiti, anche per ricostruire quelle scuole a cui ertano destinati i soldi degli SMS. Ma gli Italiani sono stufi di essere presi per il naso e la solidarietà la fanno in maniera più intelligente. Basti pensare che le somme raccolte con i messaggini confluiranno nelle casse della Presidenza del Consiglio e poi saranno versati al Commissario Straordinario. C’è da fidarsi? A quanto pare gli Italiani si fidano poco. E fanno da soli.
                                      
Luca Craia

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