lunedì 21 novembre 2016

I genitori attivi di Porto San Giorgio



Volevo raccontarvi questa piccola storia che a me pare positiva, ancorché nella drammaticità degli eventi legati al sisma. È l’esempio di come la gente si occupi delle cose pubbliche e, quando occorre, si dia da fare piuttosto che rimanere inerti a guardare e, magari, criticare a debita distanza. I genitori degli alunni di una scuola di Porto San Giorgio erano preoccupati perché l’ultimo piano dello stabile, dopo l’ultimo terremoto, presentava diverse crepe. Hanno chiesto ripetutamente di trasferire le aule dell’ultimo piano al piano terra, dove comunque c’era spazio sufficiente, ma la risposta della direzione didattica era che si poteva fare ma non c’era personale per svolgere l’operazione di trasferimento di mobili e attrezzature. Così sabato mattina i genitori si sono rimboccati le maniche e hanno fatto il trasloco. Hanno smontato banchi e armadietti e li hanno portati dal secondo al piano terra. Un lavoro svolto in una mattinata da tanta gente di buona volontà, preoccupata per i figli ma pronta a darsi da fare per la propria comunità.
Io la storia ve l’ho raccontata. Ognuno poi può trarre le sue conclusioni.

Luca Craia

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