venerdì 14 ottobre 2016

In classe col cappotto. Tutti al gelo ma l’ordinanza per il riscaldamento non si fa



In Italia c’è una normativa che regola l’accensione degli impianti di riscaldamento, sia pubblici che privati. Tale normativa stabilisce quando sia possibile accendere i termosifoni e quando no. Nella nostra zona la legge prevede l’accensione del riscaldamento il primo di novembre. Capita, però, che le condizioni climatiche peggiorino prima del tempo e si renda necessario accendere gli impianti in anticipo. In questo caso sarebbe necessaria un’ordinanza del Sindaco che autorizzi l’avvio degli impianti di riscaldamento.
Ora, la normativa, almeno nei piccoli centri, di soliti viene disattesa perché mancano i controlli, per cui ognuno accende quando gli pare senza che gli dica nulla nessuno. Per accendere gli impianti di riscaldamento nei luoghi pubblici, come scuole o uffici, è necessario che il Sindaco emetta l’ordinanza che lo autorizzi.
In molti Comuni i Sindaci stanno emettendo queste ordinanze, non tanto per autorizzare i cittadini ad accendere ed evitare eventuali potenziali sanzioni, quanto per dare modo agli edifici pubblici, in particolare le scuole, di riscaldare gli occupanti, nella fattispecie i bambini. A Montegranaro no. Stamattina, giornata particolarmente fredda e umida, i bambini sono andati a scuola incappottati e sono rimasti incappottati anche in aula, perché il Sindaco non ha dato disposizioni perché si accendessero i riscaldamenti. Eppure il nostro Sindaco è una maestra e dovrebbe essere sensibile a queste cose. Inoltre ricordate che, se accendete i riscaldamenti in casa, siete passibili di sanzioni che possono essere anche salate.

Luca Craia

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