mercoledì 7 settembre 2016

Scuola: aggravi di spese per le famiglie ma il Comune se ne frega



Novità importanti e, soprattutto, pesanti economicamente per le famiglie che hanno i bambini a scuola a Montegranaro. La Direzione Didattica ha preso decisioni che vanno a incidere sulla spesa che le famiglie, specie quelle meno abbienti, dedicano all’istruzione dei figli. Vediamo nel dettaglio:
- mensa: fino allo scorso anno il servizio veniva erogato col solo pagamento del costo mensa. Il servizio di vigilanza era prestato gratuitamente dalle insegnanti che sfruttavano dei meccanismi interni alla scuola. Oggi il servizio di vigilanza dovrà essere pagato dalle famiglie (poche, visto che i locali dove si svolge la mensa non sono idonei a ospitare un numero cospicuo di alunni, per cui esiste una selezione stringente con criteri anche legati la reddito, appunto). Tale costo sarà di € 120,00 all’anno. A pagarlo saranno famiglie certamente non tra le più agiate;
- inizio scuola: fino all’anno scorso chi era costretto a portare i figli a scuola prima dell’orario di ingresso, previsto per le 7,50, non aveva alcun aggravio di spesa. Quest’anno pare si sia deciso di mettere il servizio di vigilanza dei bambini che arrivano prima a pagamento. Non sappiamo ancora la cifra;
- corsi di lingua: fino all’anno scorso i corsi venivano effettuati in orario scolastico con una spesa pro capite di € 10,00. Da quest’anno i corsi si terranno fuori dall’orario scolastico e il loro costo sarà totalmente a carico delle famiglie degli alunni che decideranno di frequentarli. In questo modo è evidente la differenza di trattamento in base al censo, con le famiglie più benestanti che potranno pagare il corso e dare una migliore istruzione ai figli e le famiglie economicamente più deboli che dovranno rinunciare, togliendo possibilità ai ragazzi.
In tutte queste decisioni della scuola, fondamentalmente inique ma legittime, il Comune di Montegranaro non prende posizione. È logico e opportuno che la scuola prenda finalmente, dopo tante ingerenze, le proprie decisioni in autonomia, ma il Comune dovrebbe quantomeno sostenere, tramite i servizi sociali, le famiglie che si ritrovano quest’anno a dover spendere ulteriormente per poter garantire l’istruzione ai figli. Al momento, però, non risultano provvedimenti da parte dell’assessorato competente.

Luca Craia

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