sabato 30 luglio 2016

A Montegranaro nasce un comitato per il no che parla da solo



L'istantanea del momento del tradimeto

Un comitato per promuovere il no al referendum costituzionale di ottobre dovrebbe essere al di sopra dei partiti e degli schieramenti o, meglio, dovrebbe essere composto da rappresentanti di diversi partiti, associazioni, movimenti che si oppongano a questa scellerata riforma, più i privati cittadini che vogliano aderire. Invece da noi nasce il comitato formato da un solo partito, Forza Italia. Direi che, come minimo, nasce menomato, malformato, non sembra destinato a lunga vita. A peggiorare il quadro i rappresentanti di Forza Italia che compongono il comitato sono i “traditori” dell’Amministrazione Gismondi. E quando uno è traditore è traditore, c’è poco da fidarsi, a prescindere dal proprio credo politico, a prescindere dal fatto che uno detiene il record di zero parole pronunciate come Consigliere Comunale, a prescindere dal fatto che il motivo del tradimento non si è mai capito. Allora facciamo così, con tutto il rispetto: io voto no ed è risaputo, ma lo faccio per conto mio, senza comitato. Tanto vale lo stesso, no?

Luca Craia

Roberto Basso e la democrazia ai tempi di Renzi (e della Mancini)



Le parole sono importanti, diceva Nanni Moretti (a proposito, i girotondi? Mi erano piaciuti un sacco). In politica, poi, le parole sono fondamentali. Il significato di una parola, di una frase, le sfumature che ne sottendono significati, intenzioni, interpretazioni sono basilari. Chi fa politica deve usare le parole, specie quelle scritte, con parsimonia e attenzione, misurando ogni singolo vocabolo usato per trasmettere un messaggio che sia il più preciso possibile.
Roberto Basso, seppur giovane anagraficamente, ha già accumulato una importante esperienza politica, prima con incarichi rilevanti nel partito a cui appartiene e poi nel ruolo di assessore. Da una tale esperienza ci si aspetterebbe un uso del linguaggio politico attento e preciso, per cui quando Roberto Basso dice una parola ritengo che l’abbia ponderata.
Quindi, se il nostro assessore all’ambiente scrive in un comunicato ufficiale che il regolamento comunale di igiene ambientale “verrà approvato nella seduta del Consiglio comunale convocata per giovedì 4 agosto” credo che voglia dare un messaggio preciso. Infatti Basso non dice, come ci si aspetterebbe, che il regolamento verrà “discusso”. Dà per scontato che verrà approvato. In questo modo mostra i muscoli, blinda il provvedimento e fa capire ad alleati e oppositori che non c’è trippa per gatti, il regolamento si approva così com’è.
Non sto facendo questioni di lana caprina o cercando il pelo nell’uovo. Le parole, come dicevamo nell’incipit, sono importanti e in politica vanno pesate e dosate. E Roberto Basso deve averlo fatto. E se non lo avesse fatto, se intendesse altro o non intendesse niente, la questione è diversa. Forse meno grave, ma pur sempre grave.

Luca Craia

Viale Gramsci, la petizione va anche online. Incontro tra Laura Bisacci, Cesetti e Tarantini.



Sono 131 i commercianti che hanno firmato la petizione del Comitato Buon Senso, contrario al progetto di ristrutturazione di viale Gramsci e zone limitrofe perché convinto che questo sia dannoso per gli interessi di chi opera economicamente a Montegranaro nonché per tutto il centro del paese. A queste si stanno aggiungendo quelle degli ambulanti del mercato del martedì (al momento hanno firmato una ventina di titolari di bancherelle) anche loro preoccupati per le conseguenze del progetto "Perugini" e molti altri cittadini che stano sottoscrivendo l’istanza diretta al Sindaco presso la Farmacia Bisacci.
Nel frattempo Laura Bisacci, in rappresentanza dei commercianti coinvolti e del Comitato, ha incontrato ieri il Presidente della Confcommercio Marche, Riccardo Tarantini e l’assessore regionale al bilancio, Fabrizio Cesetti. Un incontro proficuo, racconta la Bisacci, in cui le problematiche sono state illustrate e comprese. Si spera, quindi, in un interessamento anche a livelli istituzionali superiori.
Intanto si rafforza la raccolta delle firme con la pubblicazione della petizione sulla piattaforma Change, tramite la quale si potrà firmare anche online, da casa e con pochi click.

Luca Craia